Nessuno RossoBlù

Un tabù chiamato Ancona


Forse etichettare come "bestia nera" o "nemesi" Ancona è eccessivo, ma un dato è incontestabile: di tutte le squadre affrontate in questi anni dalla Pieralisi, la Conero è l'unica a porter vantare solo precedenti a suo favore. Due confronti - tante sono le volte che prilline e doriche si sono incontrate - tuttavia non bastano certo per considerare Ancona un tabù, come fu Bergamo ai tempi della serie A1 (oltre venti sconfitte prima di spezzare la maledizione). Ma allora perché questo derby con la Conero mi preoccupa così tanto?
La risposta sta tutta in quei cinque punti che Alessandrini & co scipparono due anni fa alla Pieralisi, impegnata nella corsa verso la promozione. Tre punti alla "Carbonari" e due al "Panettone", che a conti fatti pesarono tantissimo sulla classifica rossoblù; a fine stagione infatti, Montespertoli chiuse al primo posto con appena due lunghezze di vantaggio su Diaz & co. Un divario davvero minimo, che autorizzò ogni tipo di rimpianto, compresi proprio i cinque punti lasciati ad una Conero che non riuscì neppure a conquistare la salvezza. In particolare la gara di andata della "Carbonari" è quella che ancora oggi mi provoca rabbia. La Pieralisi veniva dai due successi esterni a Corridonia e Monte San Giusto, due campi difficilissimi dove in pochi avrebbero vinto in quella stagione. La squadra dopo le iniziali difficoltà dovute al cambio in corsa del regista (Quintabà subentrò a Bara, rimasta incinta ad un mese dal via del campionato), cominciava a macinare risultati e buone prestazioni spinta da Valeria Tallevi. C'era davvero la sensazione che potesse essere l'anno giusto per la promozione diretta. Poi arrivò il derby casalingo con Ancona, quinta ad appena due lunghezze ma infarcita di giovani e destinata a lottare per la salvezza.Finì 3 a 0 per le doriche, che giocarono una grande partita trascinate dagli attacchi delle giovanissime Miecchi, Canonico ed una certa Gasparroni, oggi in maglia rossoblù; e dalle difese della ex Galuppi, recuperata per l'occasione. Quello che stupì fu la totale assenza di grinta da parte delle jesine, come se giocassero più per dovere che per piacere.Nella selva di voci di corridoio e leggende metropolitane si parlò anche di un presunto accordo tra Valentina Da Col, una delle peggiori di quel match, e Raffaella Cerusico, allenatrice delle doriche e grande amica della schiacciatrice numero 12. Della serie "io ti aiuto a salvarti e tu mi lasci un posto nella tua squadra per la prossima stagione...". Sarà vero? Non lo so ma da quel derby la Pieralisi smarrì la retta via ed iniziò una serie nerissima, che la portò sempre più in basso, fino quasi alla zona retrocessione ed al possibile esonero di coach Luciano. Ecco perché quando vedo Ancona, non sono tranquillo per nulla. FORZA JESI! by Nessuno.