Nessuno RossoBlù

Quando Monte Schiavo-Teodora valeva per la Cev


Non me ne vogliano tutte le altre squadre del girone G ma solo a scrivere Pieralisi Jesi-Olimpia Teodora Ravenna, mi tornano in mente i gloriosi tempi della serie A1 e le tante sfide, che in nove anni hanno messo di fronte rossoblù e giallorosse, per i piani alti della classifica. E sono tante anche le giocatrici che sono passate per i due club, la lista è molto lunga: Lo Bianco, Bown, Costagrande, Sykora, Weersing...ma forse ne sto dimenticando qualcuna. Alcune - come nel caso di Leo Lo Bianco e Carolina Costagrande - hanno addirittura fatto il percorso diretto, senza passare per altre società. 
Certo, l'Olimpia Teodora che sabato arriverà alla "Carbonari" non è la prima squadra, quella milita in A2 e sta lottando per tornare nella massima categoria; quella che arriverà sabato è la squadra di sviluppo, quella dove giocano le migliori giovani del grande vivaio giallorosso, che negli anni d'oro aveva sfornato atlete di grande talento, ed ora sta cercando di risollevarsi dopo la grande crisi degli anni 2000. A pensarci bene, nell'Italia camione del mondo del 2002 c'era proprio una giocatrice cresciuta nel vivaio della Teodora e nativa di Ravenna, che nel suo curriculum ha poi messo anche la Monte Schiavo: Simona Rinieri.Degli incroci che hanno messo di fronte i due club forse, il più famoso e più "pesante" resta quello del 2002, la serie di finale per la qualificazione alla Coppa Cev 2002/03. Da una parte c'era la Monte Schiavo di una leggenda della Teodora, Henriette Weersing; sulla panchina giallorossa a proposito di miti, c'era Manuela Benelli, la storica regista degli undici scudetti consecutivi; in campo una squadra di tutto rispetto con Rinieri, Sykora e Bown (a proposito di future prilline...), Secolo e De Carne, oltre al totem Gaby Perez del Solar, altra giocatrice storica di Ravenna. La regista di quella Teodora era Elenora Lo Bianco, che di lì a poco avrebbe vissuto un'estate indimenticabile: la vittoria del Mondiale a Berlino con il ct Bonitta (nella foto di gazzetta.it) ed il passaggio alla ambiziosa Monte Schiavo, squadra che tuttavia in quella serie di un play-off minore (lo scudetto era un affare tra Bergamo e Novara), doveva buttare fuori dall'Europa. Quando si dice il destino cinico... Da quanto raccontano i bene informati, quando Eleonora era arrivata a Jesi per giocare il secondo atto della serie (era l'8 maggio), aveva chiesto ai custodi del PalaTriccoli di fargli vedere l'impianto, che sarebbe stato la sua casa per i tre anni successivi. Sarà vero? L'unica cosa certa è che la Teodora perse gara 2 ma vinse poi la bella al PalaDeAndrè e condannò la Monte Schiavo (e la Bianco) ad una stagione senza coppe europee. FORZA JESI! by Nessuno.