Nessuno RossoBlù

Nella corrida del PalaBubani


Poteva essere una tranquilla domenica di relax tra tv e un giro per il corso, come hanno fatto anche i miei amici. Ma a me le cose troppo tranquille non piacciono, così ho preso la macchina e me ne sono andato a Faenza per vedermi la prima partita del girone di ritorno della Pieralisi. Come al solito, quando ci sono di mezzo i colori rossoblù, le cose non vanno mai lisce e soprattutto "tranquillo" è un aggettivo quasi sconosciuto nelle mie trasferte. Faenza non è stata da meno.
Già dalla partenza - decisa all'ultimo momento, di ritorno da un pranzo e con la prospettiva di passare l'intero pomeriggio ad oziare - avevo capito che la domenica sarebbe stata avventurosa. Per una volta il viaggio era stato senza problemi, avevo trovato subito il PalaBubani e la situazione mi aveva fatto pensare ad un pomeriggio senza troppi scossoni, nonostante la difficoltà della partita. L'andamento del primo set, vinto dalla Fenix 25-22 dopo un lungo punto a punto, mi aveva lasciato un po' di rimpianto. "Se Giombini avesse fatto almeno tre o quattro punti, anziché zero, forse il set l'avremmo portato a casa..." avevo pensato. Quel senso di rimpianto mi aveva accompagnato anche nel secondo set, con quella rimonta lasciata a metà (da 22-16 a 22-21) proprio quando Faenza sembrava sul punto di vacillare.A rendere ancor più movimentata la trasferta ci si è messo anche il pubblico di casa, che non ha fatto altro che protestare con l'arbitro per il palleggio di Giorgia Angelini, a loro parere sempre colpevole di "doppia". Una roba assurda, infatti l'arbitro non li ha mai neppure presi in considerazione, cosa che ha ulteriormente scaldato gli animi. Tutto ciò però, non era sufficiente. Vinto il terzo set, la gara come previsto si è accesa, ed anche il pubblico del PalaBubani, che si è scagliato contro i due membri dello staff rossoblù, presenti a bordo campo per le statistiche. "Li devi cacciare! Buttali fuori!" gli hanno gridato anche quelli intorno a me.Di norma sono un tipo pacifico, me ne sto sempre per i fatti miei per non trovare guai, figuriamoci se mi facevo oltre cento chilometri per allacciare una discussione con un faentino incattivito. E per di più per difendere uno dello staff della Pieralisi, che è noto per non essere un tipo pacato e sereno. Eppure è successo. In realtà ci eravamo beccati anche in precedenza per il giallo dato a coach Luciano (persona di una pacatezza inattaccabile) per proteste dopo una palla di Faenza giudicata dentro ma abbondamente fuori. "Anche la vostra prima era fuori, non te lo sei ricordato? Vedi solo quello che ti fa comodo" mi ha urlato il tipo. Aveva ragione: è proprio vero che il tifoso medio ha la memoria di elefante...In quelle situazioni spero sempre che la Pieralisi prenda le mie difese, rimontando e vincendo la partita per darmi la possibilità di sbeffeggiare gli avversari. Domenica non è andata così, anzi. Me ne sono rimasto in silenzio per il resto del match, anche perché coach Luciano si è inventato il cambio che ha indirizzato i tre punti verso...Faenza. L'ingresso di Foresi e Gasparroni, per Angelini ed una ispirata Giombini, ha prodotto il break di 5-0 locale, che ha rotto l'equilibrio e spedito Marcelloni & co sul 20-15. Addio sogni di gloria, proprio quando avevo cominciato a sognare una rimonta. E' proprio vero che quando ci sono di mezzo i colori rossoblù non si è mai tranquilli...FORZA JESI! by Nessuno.