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La scintilla di Giannino Pieralisi


Io non l'ho mai conosciuto Giannino Pieralisi. Quando se ne è andato, il 10 marzo del 1975, io neppure ero nato. Non ho idea di che tipo fosse, se era simpatico oppure burbero, bello o brutto, alto o basso. Di una cosa però, sono sicuro: se sono qui a scrivere su questo scalcinato blog, se da anni seguo una squadra che porta il suo cognome, se tante bambine hanno avuto ed avranno la possibilità di giocare a pallavolo, è anche grazie a lui ed alla sua passione per lo sport. 
Inutile girarci intorno, senza di lui e senza la famiglia Pieralisi non avremmo avuto né gli anni d'oro della Monte Schiavo in serie A, né le campionesse italiane ed internazionali a Jesi, né le grandi sfide con le big del volley nazionale ed europeo e neppure questi ultimi anni, fatti di sfide magari meno "stellate" ed epiche ma vi assicuro, cariche della stessa passione e della stessa adrenalina. Senza questo "uomo particolarmente attivo nel campo sportivo della città" non sarebbe scoccata la scintilla. E da quella scintilla è nato il centro sportivo che porta il suo nome, costruito dopo la sua scomparsa, e cuore pulsante di tutte le attività della Polisportiva, che può contare non solo sulla pallavolo femminile ma anche su una divisione podistica, che sta riscuotendo parecchi successi a livello regionale. In passato sotto il marchio Pieralisi c'erano anche il ciclismo, il calcio, la pallamano e tante altre discipline. Oggi nella struttura di via Ancona, dal lunedì alla domenica, da settembre fino a maggio, si allenano, giocano e si divertono tante bambine che una volta sognavano di diventare come la Toga o Leo o Manù, quelle di oggi forse avranno il poster di Egonu o chissà chi altra. Probabilmente nessuna di loro sa chi era questo signore eppure se tutti amiamo lo sport, questo sport, è anche grazie a lui. Grazie a Giannino Pieralisi. by Nessuno.