Nessuno RossoBlù

Tutti a casa


22 febbraio 2020. Domani saranno tre settimane dall'ultima partita giocata dalla Pieralisi Pan per il campionato di B2 2019/20, in casa dell'Apav, a Lucrezia, in piena "zona rossa" marchigiana quando l'emergenza Coronavirus non era ancora esplosa nella regione, mentre lo aveva già fatto al nord Italia. Se ci penso ora, tutti noi tifosi jesini presenti alla "Cercolani" quella sera, siamo stati davvero sprovveduti nel sottovalutare i rischi del contagio. Se in quella palestra, gremita di famiglie e bambini, ci fosse stato un malato (magari asintomatico...) ci saremmo portati a casa un regalo davvero sgradito. In questo senso, ci è andata davvero bene!
Erano però, altri tempi; lo so sembra assurdo dirlo riferendomi ad un evento di appena tre settimane fa, ma credo che proprio questo fatto può spiegare meglio di tanti altri esempi, quanto è cambiata con il passare dei giorni la sensibilità e la paura verso questi nemico invisibile chiamato Coronavirus. Da un "è poco più di un'influenza" ad "uccide solo gli anziani con problemi respiratori" si è arrivati in pochi giorni al definitivo "state a casa!". In un clima del genere, di grande ansia ed apprensione, è davvero difficile tornare a scrivere di pallavolo, per di più giocata, perché è un argomento così distante da questo momento di reclusione forzata. Dall'ultimo post in cui parlavo di Marcelloni & co, datato 6 marzo, cioé venerdì scorso le cose sono cambiate e di molto. Purtroppo in peggio, perché la squadra ha smesso di allenarsi per rispettare il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 9 marzo, in cui si limitavano gli spostamenti fino al 3 aprile. Considerando che nella rosa ci sono giocatrici di Montegranaro, Potenza Picena, Fabriano, ecc... sarebbe stato assurdo oltre che rischioso continuare a svolgere inutili sedute in palestra, visto che il campionato è fermo. Meglio per tutti restare a casa. Ho scritto fermo, o al massimo "sospeso", non cancellato. Perché ancora spero di vedere una conclusione della stagione 2019/20, dalla serie A1 fino ovviamente alla B2. Ritrovarsi tutti insieme alla "Carbonari" significherebbe molto, non solo a livello sportivo ma soprattutto  a livello umano e sanitario: vorrebbe dire che siamo usciti da questo incubo e possiamo tornare a pensare a cose più leggere come la pallavolo. Magari non a maggio come previsto dal calendario stilato nella scorsa estate, ma perché no, a giugno o luglio? Anche il caldo della "Carbonari" sembrerà meno afoso dopo aver passato questa sofferenza. L'importante è esserci tutti ed in salute. FORZA JESI! by Nessuno