Nessuno RossoBlù

La prima volta al Dal Lago


C'è sempre una prima volta, in tutto. E non si scorda mai. Anche il tabù del PalaDalLago, tana dell'Asystel Novara prima o poi doveva cadere. Ci mise quattro anni e nove sconfitte tra stagione regolare e play-off ma alla fine la Monte Schiavo riuscì ad esultare in quell'impianto, che fu spesso capolinea dei sogni tricolori. Per vincere per la prima volta a Novara, le prilline scelsero il modo più inatteso, in un giorno dove può accadere di tutto: il 1° di aprile. 
La stagione era la 2004/05, non una grande annata per i colori rossoblù. Nonostante i tanti attaccanti in rosa - a disposizione di Cuccarini c'erano Togut, Turlea, Pachale, De Luca e Koleva - la squadra faticava tremendamente ed a dicembre si arrivò addirittura (cosa mai accaduta prima, e neppure dopo nella storia del club) all'esonero del tecnico, oramai sfiduciato dall'intero spogliatorio. All'inizio del 2005 ecco il nuovo tecnico, scelto dall'ingegner Pieralisi in persona: Jenny Lang Ping per raddrizzare una annata ancora tutta da scrivere. (foto LVF). A gennaio arrivò la prima mazzata, con l'eliminazione nei quarti di Coppa Italia per mano di Perugia con un doppio 3-1; a marzo furono sempre le umbre di Barbolini a dare il secondo dispiacere alle jesine, sconfitte al PalaEvangelisti, in semifinale di Coppa Cev. Un 3 a 0 netto, con la squadra molto criticata da tifosi e società. A fine marzo scattarono finalmente i play-off, con la Monte Schiavo sesta, lo stesso piazzamento del 2001, primo anno in A1 delle rossoblù. Stesso anche l'avversario nei quarti, il Novara, terzo ed ex club di Jenny Lang Ping. Gara 1 si giocò al PalaTriccoli e l'Asystel fece letteralmente a pezzi Jesi, 3 a 0 in poco più di un'ora, Glinka e Spasojevic inarrestabili. Quattro giorni dopo si salì in Piemonte per gara 2 ed fu un nuovo 3 a 0 per l'Asystel, un po' più combattuto ma sempre a vantaggio delle locali, trascinate da Glinka (20) e De Carne (13). Alle ragazze di Frigoni bastava vincere un'altra partita e avrebero raggiunto la semifinale. Gara 3 era in programma ventiquattro ore dopo, il 1° aprile, sempre a Novara dove la Monte Schiavo non aveva mai vinto. Sembrava davvero un finale già scritto: altra vittoria dell'Asystel e 3 a 0 nella serie, che avrebbe chiuso così la disgraziata stagione rossoblù ai quarti. Solo l'addetto stampa rossoblù, Paolo Perlini, ed il tuttofare Alberto Montesi si erano fatti nuovamente il viaggio, forse più per dovere. Nessuno credeva alla vittoria jesina ed invece, eccola, proprio nel momento più difficile, quando tutto sembrava impossibile. Un 3 a 1 tiratissimo, un match di quasi due ore, con un secondo set perso 31-29, che avrebbe potuto azzerare la fiducia ed invece, diede ancor più carica a Leggeri & co. Proprio il capitano fu una delle protagoniste di quello storico successo, con 5 muri; assieme a lei brillarono Togut, devastante in attacco, Pachale e De Luca, che oscurarono De Carne e Spasojevic. Da lì iniziò un'altra serie. Ma questa è un'altra storia. FORZA JESI! by Nessuno.