Nessuno RossoBlù

Quel sabato pasquale al Pala Arcella


Col senno di poi, quella Monte Schiavo era probabilmente la più talentuosa e forte di tutte, anche più di quella della famosa "Ital-Jesi" del 2002/03, che poteva vantare nella sua rosa il trio azzurro Leggeri-Lo Bianco-Togut fresco del titolo mondiale, giocatrici esperte come Phipps e Ritschelova, giovani di sicuro avvenire come Carolina Costagrande. La Monte Schiavo 2006/07 però, era superiore ed era uno spettacolo vederla giocare, perché era un gruppo magnifico (cosa che mancava nel 2003...) con individualità da paura: Togut al massimo della forma, Rinieri la giocatrice degli ultimi punti, Bown la centrale dalla fast potentissima, Jacqueline l'equilibratrice, Marinova la regista esperta e gente come Cella e Calloni pronte ad entrare in campo se le cose si mettevano male.
Quella Monte Schiavo (foto LVF) prese scoppole che avrebbero potuto stendere un toro, come la clamorosa eliminazione nei quarti di Champions League per mano di Bergamo. Le prilline dopo aver vinto per 3 a 2 a Treviglio all'andata (unica vittoria jesina in casa della Foppa), non riuscirono a ripetersi al ritorno; al PalaTriccoli vinsero le ospiti per 3 a 1 al termine di un palpitante quarto set chiuso 23-25 dopo essere stata sotto 14-8 e 20-15. Quel ko però, segnò la svolta nella stagione rossoblù, unì ancor di più il gruppo, deciso a raggiungere l'obiettivo tricolore.Ed una prova di solidità e coraggio quella Monte Schiavo la diede il 7 aprile 2007. Era il sabato di Pasqua e le prilline erano in trasferta sul difficile campo di Padova, squadra allenata dal Lorenzo Micelli e con tante ex dal dente avvelenato nella rosa: l'ex capitano Leggeri, la regista Vannini e la tedesca Pachale; oltre a loro c'era anche Nadia Centoni, una che quando vedeva Jesi menava come una indiavolata. Padova giocava per restare agganciata al treno dei play-off, mentre Jesi lottava per raggiungere il secondo posto.Nei primi due set Togut & co mostrarono tutta la loro forza, vincendo due parziali entrambi per 25-22; furono due frazioni molto tirate e decise solo negli ultimi scambi con i colpi di Bown e Jacqueline. La Megius rispose nel terzo, chiuso 25-23, spinta dalle bombe di Centoni. Nel quarto set accade di tutto e di più. La Monte Schiavo fuggì via 8-2 e 11-6 ma subì la rimonta prepotente delle padovane, che addirittura superarono le jesine 21-20. Abbondanza chiamò time-out e durante la pausa Jacqueline accusò un malore per il gran caldo all'interno del PalaArcella; al suo posto entrò Elisa Cella. Bown e Togut, le migliori di quel sabato pasquale, sorpassarono nuovamente le padrone di casa e lasciarono proprio alla nuova entrata Cella, l'onore di mettere a terra il punto della vittoria. Fu una delle vittorie più sofferte e più belle di quella stagione, che mi resero felice di essermi avventurato in treno da solo fin lassù: ero sicuro che Jesi non mi avrebbe tradito!Il 3 a 1 del PalaArcella e la contemporanea sconfitta di Bergamo a Novara, lanciarono la Monte Schiavo al secondo posto, a sei lunghezze dalla capolista Asystel ed un punto sopra la Foppapedretti. Purtroppo a rovinare la festa jesina a Padova, furono alcuni ladri che rubarono gli effetti personali delle giocatrici e dello staff negli spogliatoi, come raccontò il tecnico Marcello Abbondanza giorni dopo. Ma fu davvero l'unica nota stonata di quel meraviglioso sabato di Pasqua. FORZA JESI! by Nessuno.