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"Giant Killer" rossoblù


Nel calcio inglese le chiamano "Giant Killer", cioé le squadre delle leghe minori che nella prestigiosa Coppa d'Inghilterra eliminano da sfavorite una formazione di rango superiore, meglio se di Premier League, la ricca e potente serie A britannica. "Giant Killer" però, è una definizione che calza a pennello anche alla Monte Schiavo 2005/06, quella dei due bomber Kilic e Togut (nella foto LVF) ma anche la prima gestita interamente dall'attuale presidente del gruppo sportivo "Pieralisi", Gabriele Pieralisi. E quella - a proposito di eliminazioni eccellenti - che buttò fuori dalla corsa verso la finale scudetto due autentici giganti partendo dalla quinta posizione in stagione regolare: la Despar Perugia fresca di Champions League e la Scavolini Pesaro padrona della stagione regolare.
E proprio il pomeriggio del 15 aprile del 2006 le prilline allenate da coach Lele Fracascia realizzarono una delle loro grandi imprese in quei play-off, battendo al tie break in gara 1 di semifinale all'Adriatic Arena le colibrì di Marcello Abbondanza. Una vittoria che risulterà decisiva per il destino della serie. La Monte Schiavo tre giorni prima aveva espugnato in gara 3 dei quarti il PalaEvangelisti vincendo per 3 a 1 un match tiratissimo con Perugia, una vera corrida, con il quarto chiuso 27-25 ed una Kilic glaciale quando la palla aveva cominciato a pesare. Probabilmente la fatica fisica e mentale di quello spareggio pesarono, almeno nei primi due set della semifinale su Togut & co, letteralmente dominate da Rinieri e dalla ex Costagrande.Sotto 2 a 0, 19-17 per le pesaresi nel terzo, sembrava il solito film già visto e rivisto tante volte in semifinale per i colori rossoblù. Ma non stavolta. Togut e Kilic si svegliarono, iniziando il loro show in attacco, picchiando da qualunque posizione, ben supportate da una Zilio che in quel mese sfoderò una serie di prestazioni difensive di altissimo livello. La Monte Schiavo ribaltò il terzo, vinto 25-23. Da lì iniziò un'altra partita. La Scavolini si ingarbugliò, cominciò a sbagliare molto, Berg perse lucidità insistendo troppo su Rinieri, mentre dall'altra parte della rete la Toga e Liuba continuavano il loro show, ben supportate da Petkova a muro e dalla intelligente regia di Neli Malinova. Il tie break era la conclusione logica di quella strana partita.In realtà il quinto set fu semplicemente una marcia trionfale rossoblù. Il 7-0 iniziale, frutto della battuta micidiale di Malinova e dei colpi delle due bomber, annichilirono la Scavolini visibilmente stanca e lanciarono le prilline verso la prima vittoria nella serie. Togut chiuse con 26 punti mentre Kilic, che si prese anche il premio di Mvp del match ne mise a referto addirittura 28, ma "tutta la squadra ha giocato bene - disse a fine gara coach Fracascia - perché per battere Pesaro ci voleva una grande prova del collettivo". A festeggiare furono gli oltre cento tifosi jesini giunti all'Adriatic Arena in quel sabato pre-pasquale. Quella vittoria arrivava a tre anni di distanza esatti dall'ultimo successo jesino in una serie di semifinale; era il 15 aprile del 2003 quando la Monte Schiavo di Malinov battè in gara 2 l'Asystel Novara per 3 a 1, poi solo sconfitte. Ma la Monte Schiavo 2005/06 aveva deciso di sovvertire tutti i pronostici e le statistiche. Una vera ed indimenticabile "Giant Killer". FORZA JESI! by Nessuno.