Nessuno RossoBlù

La rivincita di Abbondanza


Non è mai stato simpatico e forse, neppure gli interessava esserlo. Perciò quando Marcello Abbondanza fu cacciato da Jesi alla fine della stagione 2007/08, furono in pochi a strapparsi i capelli per il suo addio. Per tanti Abbondanza è stato (e forse, è ancora) quello che ha silurato la beniamina Zilio per prendere la mediocre Puerari, e maltrattato costantemente un'altra giocatrice molto amata dai tifosi, Raffaella Calloni. Ma anche i risultati - per quale ogni allenatore viene valutato - non lo hanno aiutato ad ingraziarsi le simpatie degli appassionati rossoblù. Qualcuno direbbe che a Jesi ha raccolto...zeru tituli.
L'abbronzatissimo coach di Cesenatico (nella foto Rubin/LVF) era rimasto al timone della Monte Schiavo per due campionati molto diversi tra loro. Nel primo, la grande annata 2006/07, dopo una partenza lenta nel girone di ritorno la squadra aveva cominciato a marciare spedita, non si era fermata neppure dopo la cocente eliminazione nei quarti di Champions League. Quella Monte Schiavo aveva battuto una dopo l'altra tutte le dirette concorrenti, chiudendo la stagione regolare al secondo posto. Nei play-off aveva eliminato prima Vicenza nei quarti, poi la sua ex Pesaro per 3 a 0 nella serie di semifinale. In finale, con il vantaggio della bella in casa (a causa dell'eliminazione di Novara, testa di serie numero 1), tutto sembrava apparecchiato per il primo scudetto jesino. Ed invece, a festeggiare fu la Despar Perugia di quella vecchia volpe di Barbolini con un netto 3 a 0 nella serie e tanti rimpianti per il primo match del PalaTriccoli perso 3-2.Totalmente differente il campionato successivo. Se il precedente era stato entusiasmante e ricco di vittorie, quello 2007/08 fu una vera via crucis, fatta di continui lamenti con la proprietà e contro le giocatrici. Motivo principale di quella insoddisfazione era la campagna acquisti estiva, secondo Abbondanza totalmente sbagliata; in particolare la regista brasiliana Marcelle fu la più bersagliata di critiche ma anche l'altra sudamericana Carol Gattaz, a suo dire non richiesta. Quella Monte Schiavo chiuse al quinto posto la stagione regolare e finì presto la sua corsa nei play-off, nei quarti contro la "solita" Novara, perdendo 3 a 1 al "DalLago". Il momento di gloria ci fu alla finale eight di Coppa Italia, dove le prilline eliminarono nei quarti Perugia ed in semifinale arrivarono vicinissime all'impresa di buttare fuori la Foppapedretti. A metà maggio poi, l'annuncio del divorzio.Gli ultimi mesi jesini di Abbondanza segnarono un allontamento di molti tifosi dalla squadra, tanto che Dragan Nesic, il suo successore  sulla panchina rossoblù, tra i primi obiettivi della sua gestione aveva messo proprio quello di "riportare la gente al palazzetto". Dopo tutte queste calunnie, il tecnico di Cesenatico si prese la rivincita sulla Monte Schiavo, sulla gente di Jesi e sui Pieralisi nella semifinale di Coppa Italia del 2010. Era il 17 aprile e si giocava al "105 Stadium" di Rimini. Lui era al timone della "corazzata" Villa Cortese, una squadra costruita per vincere tutto, che poteva contare su campionesse del calibro di Tai Aguero, Anzanello, Cardullo e la sua "pupilla" Berg. Non ci fu praticamente storia, un 3-0 in poco più di un'ora con le prilline mai realmente in grado di opporsi allo strapotere delle avversarie, che si presero la Coppa in finale contro Bergamo. Per il buon Marcello una vittoria doppia e la dimostrazione che non era solo "Arroganza". FORZA JESI! by Nessuno.