Quando arrivò a Jesi, nell'estate del 2006, si capì subito che era una giocatrice diversa dalle altre, e che aveva scelto la Monte Schiavo per dimostrare a tutti che non era già finita. Raffaella Calloni (nella foto LVF) era reduce da un brutto infortunio al ginocchio ed era stata letteralmente scaricata dalla sua ex società, l'Asystel Novara club che l'aveva fatta esordire in A1. Per lei fu un tradimento e per ricominciare scelse proprio il club rivale per eccellenza. Ma la vendetta sportiva è un piatto che va consumato freddo e la brava Raffa aveva cerchiato una data sul calendario, quella del 25 aprile 2007 e non certo perché fosse animata dal sacro fuoco della Libertà. Quel giorno l'Asystel sarebbe arrivata al PalaTriccoli.
L'energia di Raffa Calloni
Quando arrivò a Jesi, nell'estate del 2006, si capì subito che era una giocatrice diversa dalle altre, e che aveva scelto la Monte Schiavo per dimostrare a tutti che non era già finita. Raffaella Calloni (nella foto LVF) era reduce da un brutto infortunio al ginocchio ed era stata letteralmente scaricata dalla sua ex società, l'Asystel Novara club che l'aveva fatta esordire in A1. Per lei fu un tradimento e per ricominciare scelse proprio il club rivale per eccellenza. Ma la vendetta sportiva è un piatto che va consumato freddo e la brava Raffa aveva cerchiato una data sul calendario, quella del 25 aprile 2007 e non certo perché fosse animata dal sacro fuoco della Libertà. Quel giorno l'Asystel sarebbe arrivata al PalaTriccoli.