Nessuno RossoBlù

Il pic-nic al PalaTriccoli


Prima della grande festa di Cecina, dove la Monte Schiavo di coach Volpicella festeggiò la tanto attesa promozione in A1, la squadra rossoblù "rischiò" di vincere il campionato qualche giorno prima, esattamente il 1° maggio del 2001, quando si giocava il penultimo turno di campionato: al PalaTriccoli arrivava il Fabriano dell'ex Elisabetta Gilioli, impegnata in una difficile corsa verso la salvezza. La Monte Schiavo aveva vinto due giorni prima in maniera netta e perentoria sul difficile campo di Lercara di un'altra ex, Mirela Sesti Nunes; la sua rivale Trecate invece, aveva lasciato un punto a Carpi, tana del Soliera. La classifica dunque  a due turni dal termine recitava così: Jesi 71, Trecate 69. 
Il 1° maggio l'Agil viaggiava di nuovo, su un altro campo tosto come quello di Roma, contro una Siram a caccia di una poltrona per i play-off promozione. La Monte Schiavo ospitava le fabrianesi, che già all'andata avevano inflitto una delle quattro sconfitte stagionali alle rossoblù, forse la più dolorosa e rocambolesca: Romanin & co vincevano 2 a 0 ma finirono col perdere 3 a 2; un ko che fece traballare e non poco la panchina di coach Volpicella al termine del girone di andata. Conti alla mano, un eventuale ko delle piemontesi ed un contemporaneo successo delle prilline, avrebbe spedito in serie A1 la Monte Schiavo con una giornata di anticipo. (foto Tiziano Lenti). Si giocava però, il 1° maggio alle 17.30, data dedicata solitamente alle scampagnate fuori porta ed ai pranzi con gli amici, non certo al volley. C'era dunque, il terrore che ci potesse essere una festa per la promozione...senza pubblico. La dirigenza rossoblù per attirare gente ed evitare una partita con spalti vuoti si inventò il "pic nic al PalaTriccoli" con fava, lonza e pecorino con vino Monte Schiavo...ovviamente. Una cosa simile l'ho rivista l'anno scorso a Corridonia, alla penultima di campionato (era il 27 aprile) ma il "buffet" era gratis. Il 1° maggio al PalaTriccoli comprando il biglietto della partita si potevano degustare tutte le specialità tipiche del periodo. L'iniziativa funzionò. Al palazzetto arrivarono circa settecento persone, con un buon gruppo di tifosi ospiti; insomma c'era il clima giusto per giocarsi la promozione e per sfatare il tabù del derby.Le ospiti però, fecero capire subito di non essere giunte al PalaTriccoli in gita di piacere e piazzarono l'allungo decisivo nel finale di primo set (da 19-19 a 19-22). Le prilline reagirono nel secondo (16-11) ma si bloccarono e lasciarono rientrare la Zara fino al 20-19. Ci volle tutta la freddezza della coppia Roll-Pan e le bordate di Mattiolo per scacciare i fantasmi. Il secondo set si chiuse 25-22 e da lì in avanti la gara diventò un monologo rossoblù. Il derby finì 3 a 1 per la Monte Schiavo, che tuttavia non potè festeggiare; la vittoria di Trecate a Roma con lo stesso punteggio, costrinse Romanin & co a giocarsi la promozione all'ultima giornata. Ma questa è un'altra storia. FORZA JESI! by Nessuno.