Nessuno RossoBlù

Filottrano si "mangerà" anche Macerata?


Filottrano e Macerata starebbero ragionando su una fusione per mantenere almeno una squadra marchigiana in serie A. L'argomento sta tenendo banco da qualche settimana, tanto da non essere neppure smentita dai presidenti delle due società. "Ci sono buone possibilità per una fusione - ha dichiarato entusiasta Pietro Paolella, numero uno della Helvia Recina al "Resto del Carlino" di Ancona - ma c'è ancora da chiudere il cerchio e comunque non c'è da attendere molto per una risposta definitiva".
Ma perché le due società stanno pensando di unirsi? Lo spiega bene Giovanni Morresi, presidente onorario della Lardini: "La trattativa sta andando avanti e non interessa solo la prima squadra, ma anche il settore giovanile. - ha spiegato sempre al "Carlino" di Ancona - Una possibile unione accrescerebbe il valore e la qualità del movimento pallavolistico regionale per ciò che riguarda proprio il giovanile. Con la possibilità di creare condizioni che permettano un innalzamento della organizzazione finalizzata alla crescita dei settori giovanili regionali". (foto facebook.com/pg/filottranovolley).Insomma, sempre la solita storia, almeno quando c'è di mezzo la Lardini: da tre anni il club più importante delle Marche (o almeno quello più in alto nelle categorie...) è alla ricerca disperata di un settore giovanile, vista la sua povertà in materia. Ci ha provato nel 2017 con la Pieralisi, quando fu creato il VTA, morto dopo un anno perché a Filottrano volevano le migliori giovani jesine, lasciando gli scarti al club rossoblù. Giustamente il Presidente preferì uscire da quel progetto ed ora la Pieralisi viaggia sola e felice, forte di un vivaio di duecento bambine. Negli ultimi anni la Lardini ha cercato collaborazioni con Agugliano-Polverigi, con Osimo, con Santa Maria Nuova, Offagna e Monte Urano.Non va dimenticata la fallimentare esperienza della Moncaro Moie dello scorso anno, che doveva essere il "farm team" con le under 18 della Lardini (più alcune giocatrici esperte), allenate da Giuseppe Nica in B1. Il risultato fu una retrocessione con appena cinque partite vinte, l'esonero di Nica e la squadra abbandonata a se stessa nel pieno del torneo dalla Lardini. Ora tocca a Macerata. I prossimi giorni chiariranno la situazione.Se ci sarà la fusione, potrebbe dirsi già chiusa l'avventura jesina della Lardini, che emigrerebbe al Fontescodella di Macerata. Per le nero-viola sarebbe il terzo trasloco: prima ad Osimo per cinque stagioni, una a Jesi ed ora a Macerata. La conferenza stampa in Comune dello scorso luglio, alla presenza del sindaco Bacci e dell'assessore allo sport, Coltorti, con tanto di brindisi e dichiarazioni trionfanti come "Tornerà a Jesi il volley di qualità" dello stesso Coltorti sembrano già un lontano ricordo. FORZA JESI! by Nessuno.