Nessuno RossoBlù

Porte aperte o porte chiuse?


Con gli allenamenti che sono ripartiti e soprattutto, con la Federvolley che ha rilasciato pochi giorni fa i protocolli per lo svolgimento dei vari campionati, dalla serie B fino ai tornei giovanili, si può dire che la stagione 2020/21 è ufficialmente partita. C'è chi - è il caso della serie A - è già sceso in campo per la prima giornata di campionato, mentre la serie B prenderà il via come oramai sappiamo tutti, il 7 novembre. A questo punto però, la domanda non è più se la stagione partirà ma...come la vivremo noi tifosi? Sto parlando ovviamente della questione della presenza del pubblico negli impianti.
Io ammetto di non capirci molto in tutta questa babele di Dpcm, decreti vari, ordinanze regionali e leggi speciali. Ieri sera a Verona per la finale di Super Coppa maschile tra Civitanova Marche e Perugia c'erano mille duecento cinquanta persone per il rispetto della norma che prevede l'ingresso nell'impianto del famoso venticinque per cento della capienza dei palazzetti. Ad aprire le porte dell'Agsm Forum è stata una ordinanza della regione Veneto, che ha seguito il percorso dell'Emilia-Romagna, altra regione che spinge molto per la riapertura di tutti gli impianti, dai palazzetti agli stadi.Nelle Marche mi pare di capire che questo entusiasmo al momento non c'è, vuoi perché eravamo in piena campagna elettorale ed il tema dell'apertura degli impianti sportivi non era sicuramente in cima all'agenda dei due candidati, vuoi perché è più sicuro e tranquillo attenersi al Dpcm del 7 settembre, che impone le porte chiuse fino al 7 ottobre, data di uscita di un nuovo decreto. Solo gli eventi speciali hanno goduto della parziale apertura, come accaduto per la semifinale di Super Coppa tra la Lube e Trento, domenica scorsa (nella foto facebook.com/LUBEVOLLEY). A Macerata sempre il 20, per la prima di campionato dell'Helvia Recina in A2, si era giocato a porte chiuse. Domani le nero-arancio di coach Paniconi a San Giovanni in Marignano si troveranno sugli spalti centotrenta persone. Addirittura Pesaro ha lanciato in settimana la campagna abbonamenti nonostante i dirigenti della Megabox affermino di "non sappere ancora quanta gente potrà entrare al palasport". Peccato che il basket di serie A, la Vuelle domani giocherà la prima di campionato contro Sassari a porte chiuse "perché la regione Marche non ha sottoscritto la deroga relativa alla partecipazione del pubblico a eventi sportivi al chiuso non straordinari". Cutrofiano, giusto per fare un esempio, in A2 domani contro Ravenna aprirà il palasport a duecento persone. Chiaramente tutta questa disparità può incidere sul rendimento delle squadre. Il tanto criticato calcio, in questo senso, si è dato una linea omogenea: mille persone e stop. E' così difficile da fare?Fin qui la serie A femminile. E la serie B? Con tutta questa confusione difficile dire cosa accadrà da qui al 7 novembre. Di certo il 7 ottobre uscirà un nuovo dpcm che dovrebbe dare delle linee guida più chiari ma soprattutto più uniformi. E' chiaro che giocare una partita a porte chiuse è un conto, giocarla anche con pochi spettatori sugli spalti è tutta un'altra cosa. Lo ha detto anche Erica Paolucci nell'intervista qui sul blog: "Più che una partita sembrerà di fare delle amichevoli". Se il campionato iniziasse oggi, contro Imola alla "Carbonari" si giocherebbe a porte chiuse, solo le trasferte in Emilia-Romagna (cioé quelle con Imola e Cesena) sarebbero aperte pazialmente. Umbria, Lazio ed Abruzzo hanno scelto di seguire le normative vigenti. FORZA JESI! Nessuno.