Nessuno RossoBlù

Il Dpcm ed il 15 per cento


Si è fatto attendere un po' ma alla fine è arrivato: il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, abbreviato in Dpcm, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 ottobre dopo essere stato annunciato nel cuore della notte. Una compilazione certamente travagliata (il documento era previsto per metà della scorsa settimana) vista l'impennata dei contagi da Covid-19, che ha costretto il Governo a prendere provvedimenti per frenare la seconda ondata dell'emergenza Coronavirus. Questo Dpcm era molto atteso soprattutto dal mondo dello sport, in particolare dalla Federvolley per la questione del pubblico nei palasport ed impianti al chiuso.
Nei giorni scorsi dalle colonne del Corriere Adriatico si era alzata forte la voce di due club importanti delle Marche, come la Lube per la pallavolo e la Vuelle Pesaro per il basket, contro le gare a porte chiuse, che "uccidevano lo spettacolo e le società". Era forte insomma, la preoccupazione che anche in questo Dpcm le misure per l'ingresso alle manifestazioni sportive sarebbero state dure. La paura per il momento è scongiurata. Il Decreto del 13 ottobre non inasprisce le misure anzi, apre un piccolo spiraglio di normalità. "Si permette la presenza di pubblico - si legge nel documento - con una percentuale massima di riempimento del 15 per cento rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di duecento spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi".La regioni poi, avranno la facoltà di modificare questo numero a loro discrizione, come avveniva già in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia: "Le regioni e le province autonome - continua il Dpcm - in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei loro territori, possono stabilire, d'intesa con il Ministro della Salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti". Infine, il Decreto - che ha durata mensile, fino al 13 novembre - non stoppa i campionati di categoria giovanili riconosciuti dal Coni e dalle Federazioni ad esso affiliate. Per il campionato di B1 e la Pieralisi Pan cosa cambia? Con il vecchio Dpcm, Pieralisi-Imola, prima giornata del 7 novembre si sarebbe giocata a porte chiuse. Ora tecnicamente potrebbero entrare degli spettatori alla "Carbonari". E questa credo, sia la notizia più bella sia per il povero tifoso rossoblù sia per le giocatrici, che non dovranno giocare in un ambiente ovattato, più simile ad una amichevole pre-campionato. C'è da capire quale è la capienza della palestra di via Tessitori e quale sarebbe questo 15 per cento segnalato dal Decreto. Se la capienza fosse di cento persone, i conti sarebbero abbastanza facili.La cosa difficile sarebbe scegliere i quindici fortunati che si dovrebbero accomodare sulle gradinate, ovviamente muniti di mascherina. Chi prima arriva, prima prende posto? Oppure funzionerà ad inviti? Fondamentale sarà evitare ogni tipo di assembramento all'esterno dell'impianto, situato in un quariere ultimamente salito alla ribalta per alcuni focolai proprio nella vicina scuola elementare "Garibaldi". Al di là di questi fatti di cronaca, sono sempre più convinto che sia necessario offrire una diretta streaming dei match casalinghi anche ora che le porte sono state leggermente aperte. Sarebbe giusto andare incontro a quelle persone che non possono recarsi alla "Carbonari" o più semplicemente, non se la sentono (e ce ne sono!). La Pieralisi starebbe già valutando l'ipotesi. Con tre settimane al debutto in B1, il club rossoblù ha tutto il tempo per allestire un servizio coi fiocchi. FORZA JESI! Nessuno.