Nessuno RossoBlù

Rinvio o sospensione mascherata?


"Le prime due giornate sono rinviate d'ufficio a data a destinarsi". Sono bastate queste poche righe del breve comunicato rilasciato ieri pomeriggio dalla Federvolley per farmi ripiombare nella preoccupazione e nella paura. Già c'era stato il brivido di domenica sera, quando in televisione era apparso il Presidente del Consiglio per annunciare un nuovo Dpcm, con misure più stringenti anche per lo sport di base. Sembrava di essere tornati indietro di sette mesi, quando l'emergenza Coronavirus era agli inizi e l'unica soluzione fu la chiusura totale del paese.
Adesso, come a voler prolungare questa sensazione di deja-vù, ecco la Fipav, che "in considerazione delle varie ordinanze regionali vigenti e del monitoraggio delle problematiche evidenziate in queste ore dalle società partecipanti ai Campionati Nazionali, ha deciso di posticipare la partenza della Serie B". La domanda che il povero tifoso rossoblù ma più in generale, ogni appassionato di pallavolo si pone è una sola: il campionato di B1 femminile inizierà davvero oppure alla fine, tutto sarà nuovamente bloccato fino ad una sospensione definitiva, come accaduto nel tristemente famoso 8 aprile 2020?Basta accendere la televisione su qualsiasi telegiornale o sfogliare un qualsiasi giornale o sito internet di informazione per capire che l'emergenza Coronavirus è tutto fuoché finita, anzi. I nuovi contagi viaggiano attualmente su numeri a cinque cifre, una situazione che non può tenere tranquilli i dirigenti della Federvolley. E' un momento complicato. Da una parte c'è la tutela della salute dei tesserati e di noi semplici appassionati del gioco (anche se dubito che sarà permesso l'accesso agli impianti...); dall'altra ci sono le esigenze delle società, sfiancate dalla giugla di protocolli, dpcm ed ordinanze varie da rispettare.Bloccare tutto di nuovo, sarebbe un durissimo colpo per tanti club, che hanno fatto grandi sacrifici per ripartire dopo il lock-down, che hanno investito e speso quattrini per essere in regola con le direttive. Non far partire il campionato sarebbe una mazzata durissima per loro ma anche per noi appassionati, a digiuno di partite ufficiali dal lontanissimo 22 febbraio. Non vorrei davvero essere nel presidente Cattaneo in questo momento... Il fatto che non sia stata cancellata la finestra del test sierologico o del tampone rapido che ogni società deve effettuare tra il 19 ed il 30 ottobre, mi fa sperare: questo deve essere solo un rinvio, non una sospensione mascherata.Per la Pieralisi Pan cosa cambia? A livello logistico ci sono altre due settimane per provare, per allenarsi bene in vista del debutto, che sarà sempre alla "Carbonari" ma non con Imola, bensì con Sant'Elia Fiumerapido dove giocano le ex Camilla Orazi e Sofia Bianchella. Il rinvio delle prime due giornate, metterà Marcelloni & co subito di fronte ad una salita impegnativa, perché fino a Natale incontreranno una dopo l'altra quelle che sulla carta dovrebbero essere le favorite per la promozione: dopo le ciociare, ci sarà la trasferta di Altino, il Volleyrò in casa e di nuovo un viaggio nel Lazio il 19 dicembre, questa volta a Cisterna di Latina. Unico momento per respirare, ma è tutto da vedere, il derby con la Lardini. FORZA JESI! Nessuno.