Nessuno RossoBlù

Non ci resta che la serie A?


Con la serie B femminile "rimandata" a gennaio, nell'attesa di conoscere la nuova formula del campionato, come riporta il sito della Federvolley, si potrebbe dire: "Non ci resta che la serie A!". Infatti nella nota rilasciata giovedì scorso dalla Fipav si sottolinea che l'unica eccezione restano i "campionati nazionali di serie A la cui organizzazione rimane di competenza delle Leghe". Nel deserto di queste domeniche autunnali, con i locali che chiudono alle 18, ho bisogno davvero di qualcosa che mi faccia svagare un paio d'ore, che mi faccia evadere dalle notizie cupe dell'emergenza Coronavirus.
Così ho cominciato a riavvicinarmi alla serie A, abbandonata anche come interesse dieci anni fa, quando la Monte Schiavo se ne andò. In questa stagione poi, ci sono due ex prilline - Giorgia Quarchioni e Valentina Pomili - che tengono alto il nome della Pieralisi, la prima con Cutrofiano prima in classifica, la seconda con Macerata. Eppure a ben vedere, neppure al piano di sopra se la passano tanto bene, in quanto a contagi. Certo, la serie A a differenza della B che non è neppure partita, è iniziata a settembre, molto prima del solito (una volta si partiva a metà ottobre, se non ai primi di novembre quando c'erano eventi internazionali), quindi sono quasi due mesi che le 19 squadre di A2 e le 13 di serie A1 giocano gare ufficiali. Beate loro, mi verrebbe da dire. O forse no?In A2 ad esempio, il girone Ovest ha mantenuto una sorta di regolarità fino allo scorso 14 ottobre, quando tutte e dieci le compagini sono scese in campo. Dal turno successivo è iniziata la serie di rinvii per positività di giocatrici o membri dello staff: hanno iniziato Montale e Torino, che hanno saltato il turno del 18 ottobre; nel turno del 25 solo Sassuolo e Mondovì sono scese in campo; addirittura gli ultimi due turni sono stati completamente rinviati a data da destinarsi. Stiamo parlando di ben 15 gare da recuperare, nel solo girone di andata del gruppo Ovest. E da domenica prossima parte il girone di ritorno.Ad Est, dove ci sono Pesaro e Macerata, la situazione va sicuramente meglio. Qui l'ombra del Coronavirus si è allungata solo sul match di oggi, che avrebbe dovuto mettere di fronte Macerata e Montecchio Maggiore. Un sospetto caso di positività al Covid-19 all'interno del gruppo squadra dell'Helvia Recina ha costretto il Medico di Lega a rinviare il match, il primo nel gruppo comandato dal Cutrofiano (nella foto facebook.com/asdcutrofianovolley) di Giorgia Quarchioni. C'è da chiedersi quando saranno recuperate tutte queste gare, 16 in tutto per le cadette, vista la situazione generale. E in A1? Al piano attico del volley femminile nazionale tutto era andato bene fino all'11 ottobre, quarto turno di andata. Dalla quinta giornata sono iniziati i rinvii per positività. La prima gara ad essere rinviata è stata Novara-Cuneo, poi è toccato a Cuneo-Bergamo, fino al recente rinvio di Scandicci-Chieri, fissata per oggi pomeriggio. In totale in A1 sono già 14 i match saltati e da recuperare. La Lega Volley Femminile del Presidente Fabris cosa pensa di fare? "Il campionato verrà portato a termine. - ha dichiarato il numero uno della LVF sette giorni fa in un intervista a "La Provincia" di Cremona - Stiamo lavorando per studiare soluzioni alternative e già martedì incontrerò le società di serie A1 e A2 per verificare le loro disponibilità. La mia idea è quella di una soluzione in stile Nba, una sorta di bolla in una località da definire che possa ospitare tutte le formazioni di A1 e, magari, i gironi di A2″. Forse qualcuno dovrebbe spiegare a Fabris che la famosa "bolla NBA", che prevedeva tutte le squadre insieme a Orlando, è costata 150 milioni di dollari alla stessa NBA. Non credo che la LVF abbia tutti quei soldi... FORZA JESI! Nessuno.