Nessuno RossoBlù

Speranza e paura


Sospesi tra la speranza e la paura. Divisi tra questi due sentimenti, molto diversi tra loro ma assai collegati, viviamo questi mesi di emergenza Coronavirus. La pallavolo non fa eccezione. La notizia della settimana infatti, è stata la decisione della Federvolley di fissare una data certa, quella del 23 gennaio 2021, per la partenza dei campionati di serie B, spostati genericamente a gennaio dalla Nota Federale del 5 novembre. "Alla luce delle restrizioni contenute nel Dpcm del 3 novembre e nel prendere atto della situazione epidemiologica che sta progressivamente peggiorando" c'era scritto in quel documento, arrivato dopo il primo rinvio, che aveva fatto scivolare l'inizio della stagione 2020/21 ad oggi (si doveva iniziare il 7).
Come si potrebbe definire la mossa della Fipav se non una speranza? Speranza di cominciare un campionato travagliato ma anche fortemente voluto dalla federazione, che non ha mai parlato di cancellazione della stagione, decisione presa già lo scorso 8 aprile per decretare la fine anticipata dell'annata 2019/20. Leggendo i commenti sotto la notizia postata martedì 17 novembre, si va dall'entusiasmo di chi proprio non ce la fa più ad aspettare, alla paura di chi giustamente afferma "Quale situazione avremo tra due mesi?". Una riflessione questa, più che lecita perché un'altra caratteristica di questo tempo di emergenza Coronavirus, è il fatto che si naviga molto a vista, quello che è giusto oggi può essere sbagliato tra una settimana. Fare progetti a lungo termine quindi, appare quanto mai faticoso e difficile. Tuttavia trovo giusto il tentativo della Federvolley, se non altro per rispetto delle tante società che hanno scommesso su questo campionato 2020/21, e rispetto per le atlete che da settembre si allenano con regolarità o a singhiozzo a causa delle tante restrizioni. Chi avrà ragione? Vincerà la speranza di rimetterci in moto, sognando magari un briciolo di normalità, oppure avrà ragione la paura e ci condanneremo ad un intero anno senza più pallavolo? E' bene ricordare che al 23 gennaio, quando dovrebbe cominciare il campionato, sarà passato quasi un anno (per la precisione unidici mesi) da quel 22 febbraio 2020, ultima gara ufficiale della Pieralisi Pan e di tante altre società. L'altra notizia che ci ha regalato la Federvolley è l'ufficialità del cambio della formula del campionato, come era scritto da qualche settimana sulla pagina del Campionati, al posto dei calendari dei gironi di serie B. Per saperne di più però, bisognerà attendere venerdì prossimo, 27 novembre, quando il Consiglio Federale si riunirà. Era chiaro che non si poteva mantenere il format "standard", in realtà già ridotto da quattordici a dodici squadre per girone, che avrebbe terminato il suo percorso a metà giugno, tra gare confermate e recuperi dei tre mesi persi. Sulla nuova formula della serie B si rincorrono le ipotesi. Quella più accreditata, secondo i bene informati, prevede la divisione degli attuali gironi in due sotto-gruppi da sei squadre, cercando di seguire un criterio più geografico possibile. Si giocherebbe una prima fase con partite di andata e ritorno, per un totale di dieci gare. Al termine della prima fase le dodici squadre del girone originariamente definito verrebbero nuovamente raccolte in un'unica classifica portandosi dietro i punti ottenuti nella prima fase, e ciascun club, nella seconda fase, affronterebbe in gare di sola andata (tre in casa e tre fuori), le sei squadre contro le quali non ha giocato nella prima fase.Se questa formula sarà confermata, le formazioni giocheranno complessivamente sedici incontri e la volontà della Fipav sarebbe quella di far svolgere anche i play-off, mantenendo invariato il numero di promozioni e retrocessioni fissato in origine. Iniziando il 23 gennaio, la prima fase si concluderebbe il 27 marzo, mentre la seconda andrebbe dal 10 aprile al 15 maggio, con i play-off che partirebbero il 22 maggio. La Federvolley avrebbe previsto anche un meno ottimistico piano B, nel caso di un inasprimento dei contagi, con campionati giocati - quando sarà possibile - su sole undici partite dei gironi originali, disputando di fatto la sola fase d'andata e con via posticipato rispetto al 23. La speranza è che questa opzione non venga mai presa in considerazione. Nessuno.