Nessuno RossoBlù

Numerologia rossoblù: 3


Nella lunga storia rossoblù, che va dalla promozione in A1 fino alla stagione 2019/20, interrotta prematuramente dall'emergenza Coronavirus, sono due le giocatrici che possono essere considerate le "bandiere" del club di via Ancona, quelle atlete più fedeli alla Monte Schiavo prima ed alla Pieralisi poi. Sto parlando ovviamente di Elisa Togut, in forza alla Monte Schiavo dal 2002 al 2008, e di Benedetta Cecconi, cresciuta nel vivaio jesino ed oramai veterana della Pieralisi, con cui ha debuttato in B2 nel 2013. Entrambi sono accomunate dallo stesso numero, il 3.
Negli anni 2000, i numeri che andavano per la maggiore tra le bambine jesine erano il 14 di Lo Bianco ed appunto, il 3 della "Toga", arrivata a Jesi nell'estate del 2002, fresca di Mondiale e del titolo di Mvp della finalissima: la giocatrice più forte del mondo indossava la maglia della Monte Schiavo. Il PalaTriccoli sempre pieno per ammirare la super squadra allestita dalla famiglia Pieralisi, dove la friulana era senza dubbio la punta di diamante. E continuerà ad esserlo nelle sei stagioni successive, che faranno della friulana la bandiera rossoblù. A differenza della Lo Bianco, che scelse di trasferirsi a Bergamo per vincere qualcosa, la Togut ha speso i suoi anni migliori a Jesi, raccogliendo solo finali: due per lo scudetto, due di Coppa Italia ed una di Coppa Cev ma nessun trofeo. La beffa fu la Challenge Cup, alzata al cielo dalla Monte Schiavo proprio nel 2009, un anno dopo il suo addio dalla città di Federico II.Se il numero 3 degli anni d'oro della Monte Schiavo era la Togut, quelli post Decisione hanno un nome ed un cognome: Benedetta Cecconi. Dapprima riserva di Giorgia Chiavatti e dal 2013 titolare inamovibile del ruolo di libero, Benedetta in questi sette anni ne ha viste di tutti i colori: una retrocessione in C, una sfiorata in D, una promozione in B2, un'altra accarezzata in B1 ed annate dove l'entusiasmo per la Pieralisi era tornato quello dei tempi migliori. Credo ne abbia anche sentite tante sul suo conto, quelle scomode etichette così difficili da staccare. Il punto più basso della sua avventura rossoblù forse, resta gara 3 di semifinale play-off del 2017/18 con San Donà. Eppure lei è andata avanti, ha lavorato sodo ed in questi ultimi anni è migliorata, diventando un elemento importante della rosa jesina. Elemento confermatissimo anche per il campionato 2020/21. Oltre alla Togut e Cecconi però, c'è un'altra giocatrice ad aver segnato la storia rossoblù con il 3 sulle spalle; magari non una bandiera ma certamente importante. Quelli con i capelli bianchi come me ricorderanno forse, la schiacciatrice cinese Wen Li Pan, che con la sua esperienza contribuì alla promozione in A1 della Monte Schiavo. Giocatrice molto schiva, di poche parole, la prima cinese ad indossare i colori rossoblù era arrivata da Modena, dove aveva vinto lo scudetto con la connazionale Jenny Lang Ping in panchina. Wen Li Pan in campo si rivelò un terminale importante per l'attacco jesino. Nella piccola galleria rossoblù dei numeri 3, trovano spazio anche Evelyn Marinelli nella prima stagione in A1 (la bolzanina ha indossato anche l'8 ed il 12) ed una giovanissima Alessia Travaglini nell'anno della Challenge Cup. FORZA JESI! Nessuno.