Nessuno RossoBlù

Che fine hanno fatto? Maria Chiara Paparelli


La stagione che prenderà il via tra due domeniche metterà di fronte per la prima volta a livello di prima squadra, la Pieralisi e la Lardini, cioé le due società marchigiane che hanno calcato per diversi anni il prestigioso palcoscenico della serie A. Il luogo della sfida non sarà la A ma la B1, dove entrambi i club sono finiti attraverso la giostra degli scambi e delle acquisizioni dei titoli: le prilline hanno acquistato la categoria da Pesaro, le filottranesi facendo domanda sia per la B1 sia per la B2.
Ma se oggi Jesi e Filottrano sono avversarie, un tempo erano alleate nel progetto giovanile chiamato Vta, acronimo di Volley Territorial Academy, che comprendeva anche le società di Polverigi, Osimo ed Agugliano. Quell'avventura tuttavia, durò appena una stagione, quella del 2017/18, poi la Pieralisi se ne andò sbattendo la porta, non convinta di alcune scelte letteralmente dettate dalla Lardini sulle giovani rossoblù. In dote però, il Vta portò alla Pieralisi, impegnata nel campionato di serie B2, tre giovanissime di belle speranze del vivaio nero-rosa: le schiacciatrici Martina Pirro e Giulia Carbonari, e la regista Maria Chiara Paparelli. La prima di quella lista oggi gioca in A2 con Macerata, della seconda si sono perse le tracce, l'ultima invece ha dovuto sudare di più per emergere.Maria Chiara Paparelli era arrivata a Jesi con l'etichetta di giocatrice giovane, dal tocco elegante e dal grande talento; la vicinanza di una atleta esperta e di carisma come Hawa Bara poteva solo aiutarla a crescere: insomma quella rossoblù poteva essere la sua grande occasione. Ma quella stagione non fu proprio fortunantissima per il club di via Ancona. Ai primi di settembre ecco la prima sorpresa, la gravidanza di Bara e la Pieralisi che si ritrova senza regista titolare ma soprattutto la giovane Maria Chiara costretta a prendere subito il timone di quella che era una corazzata con atlete di spessore come Da Col, Tallevi, Tozzo e Sara Lombardi. Tutto a posto? Macché! Ecco che alla vigilia della difficilissima trasferta di Corridonia proprio la Paparelli si fa male alla caviglia e deve lasciare spazio alla sua riserva, quella Federica Quintabà chiamata a pochi giorni dall'inizio del campionato quando stava meditando il ritiro, e con pochissimi giorni di allenamento con le nuove compagne. Con la regista anconetana però, la Pieralisi sbanca il PalaMattei ed una settimana dopo il campo di Monte San Giusto, due risultati che la promuovono titolare inamovibile. Al suo ritorno coach Luciano decide di dare fiducia alla palleggiatrice di Montecassiano nel morbido match col fanalino di coda Pontassieve e successivamente con Pagliare, altra squadra di bassissima classifica. Proprio con le ascolane però, Maria Chiara non sfrutta l'occasione e di fatto diventa la regista di riserva, utilizzata solo nelle situazioni disperate. Nei play-off infatti, le viene sempre preferita Quintabà.Finita la stagione, la Paparelli torna alla "casa madre" Filottrano che la dirotta a Moie, società scelta come squadra di sviluppo del Vta. L'esperienza è disastrosa soprattutto per i risultati ma anche per le prestazione della giocatrice, inizialmente riserva di una certa Elena Foresi. Il cambio di guida tecnica (via Nica per il vice Giardinieri) promuove la ex prillina che trova fiducia e guida la Moncaro ad un posto in classifica che gli garantisce il ripescaggio. La Paparelli resta a Moie anche nella scorsa stagione, questa volta con i gradi di regista titolare ma il campionato delle ragazze di coach Lombardi è altalenante, almeno fino allo stop per il Covid-19.  Nella nuova società nata dalla fusione tra Castelbellino e Moie, la Clementina 2020, le viene preferita la giovane Ludovica Leonardi come cambio della titolare Gatto, così Maria Chiara decide di riavvicinarsi a casa, cedendo alla corte di Corridonia in B2, che ha completamente rinnovato la sua rosa. Decisiva nella scelta, la presenza del tecnico Marega, che aveva lavorato con la giocatrice negli anni del settore giovanile della Lardini. Non resta che augurarle quella fortuna, che a Jesi e Moie non ha avuto. FORZA JESI! Nessuno.