Nessuno RossoBlù

I luoghi comuni dei derby


Il vecchio adagio sui derby è stato confermato, anche questa volta. Tutte quelle storie sulle sfide tra squadre della stessa regione o città saranno delle frasi fatte, forse banali, magari scontate ma sotto sotto nascondono una piccola verità: i derby non sono mai partite facili, sono quelle dove può succedere davvero di tutto e dove spesso (ma per fortuna non sempre...) vince la formazione più debole o più indietro in classifica. Ci credevo prima, ci credo ancor di più ora, dopo aver visto Lardini-Pieralisi, prima sfida assoluta tra queste due società. Domenica è successo davvero di tutto, sono passato dall'esaltazione per un facile 3 a 0 alla paura di una rimonta questa volta subita, dopo quella imposta alla 3M Perugia nel turno precedente. 
Ad opporsi a questo triste finale al contrario è stata Nicol Giombini, che nell'ultima parte del tie break si è caricata la squadra sulle spalle ed ha ristabilito le giuste gerarchie, infischiandosene di tutti i luoghi comuni sui derby. Dopo il time-out chiamato da coach Luciano sul 12-9, tutti gli attacchi jesini portano la firma dell'ex Conero Volley; nel break rossoblù di 1-6, che ha condotto la Pieralisi al suo secondo successo stagionale, Nicol ha messo a terra ben quattro punti, ovvero più del cinquanta per cento. Gli altri due sono arrivati dalla battuta vincente di Foresi e dal diagonale sparato out da Pizzichini, quello che ha decretato la fine del derby. Avevo scritto nei giorni scorsi che questa partita poteva essere una trappola per Angelini & co, a mio parere favorite sia per la classifica sia soprattutto per il percorso intrapreso da questro gruppo, oramai insieme da tre anni e capace di crescere stagione dopo stagione. Al contrario la Lardini la consideravo (e la considero tuttora) una formazione giovane ed inesperta, destinata a fare fatica in B1. I primi due set giocati dalla Pieralisi però, avevano allontanato il mio timore di un approccio errato, anzi le prilline mi erano sembrate molto concentrate e decise a prendere i tre punti. Non so se il secondo set vinto così facilmente può aver tratto in inganno le jesine, inconsciamente già convinte di avere la partita in tasca. Sta di fatto che dal terzo set è iniziata un'altra partita. Qui i meriti di Filottrano si mescolano con i demeriti di Jesi, che ha smarrito il suo gioco, si è innervosita ed ha cominciato a sbagliare molto, soprattutto al servizio: saranno alla fine ben 25 gli errori in battuta, praticamente un set intero! Contemporaneamente, la Lardini è cresciuta, ha alzato l'intensità in difesa e giocato senza nulla da perdere, trovando buoni spunti da Borgognoni. Coach Luciano ha provato a pescare dalla panchina, gettando nella mischia Foresi e Magi per Angelini e Gasparroni ma la mossa non ha dato benefici alla Pieralisi, ad un certo punto quasi rassegnata alla sconfitta. Poi come detto, è entrata in scena Nicol Giombini. Onestamente mi aspettavo di più dalla Pieralisi, anche se siamo solo alla terza di campionato. Contro una Lardini più debole mi aspettavo i tre punti, così come mi aspettavo di più dalle ex Filottrano. Delle tre scese in campo, solo Paolucci ha confermato la sua fama mettendo a referto 15 punti con due ace. Foresi non è stata certamente facilitata dalla staffetta, mentre Pomili mi è sembrata troppo tesa, smaniosa di dimostrare le sue qualità ai suoi ex dirigenti; questo l'ha penalizzata soprattutto in battuta. Ci sarà tempo di rimediare, magari già sabato prossimo...perché c'è un altro derby. FORZA JESI! Nessuno.