Nessuno RossoBlù

Senza volley (rossoblù)


Che sarebbe stato un campionato strano, ne ero consapevole; ero certo che prima o poi a tutte le squadre del girone D1 - Pieralisi Pan compresa - sarebbe capitato di saltare qualche partita per via del Covid-19; ed ero anche sicuro che il calendario programmato dalla Federvolley a dicembre avrebbe subito delle variazioni. Ma quello che non mi aspettavo era di stare fermo un mese, di vedere Marcelloni & co saltare ben cinque partite ed un intero girone di ritorno. Questa situazione, come anche il focolaio che ha colpito l'intero gruppo squadra rossoblù, mi ha totalmente colto impreparato e costretto a rivedere molti dei miei piani per questo ridicolo spazio.
Probabilmente avevo sopravvalutato tutti i protocolli di sicurezza messi in piedi dalla Fipav e la serietà della società di via Ancona, che su questi temi ha sempre dimostrato di essere molto rigida. Evidentemente questo subdolo virus è riuscito ad infilarsi pure tra fitte le maglie rossoblù mandando in tilt tutto il sistema. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la Pieralisi non gioca una partita dal 13 febbraio (non considero tale la farsa del 20 febbraio tra le jesine e Cesena), ha ripreso gli allenamenti lo scorso 18 marzo con appena quattro atlete guidate da coach Luciano, non si sa quando potrà riprendere a giocare ed organizzare i recuperi dei match, per iniziare regolarmente la seconda fase ai primi di maggio. Ma cosa di poteva prendere da una squadra che gioca in piena zona rossa? (foto facebook.com/VakifBankSK).Dopo oltre un anno di attesa, la voglia di volley giocato era già tanta, questo stop se possibile ha ancora di più aumentato la mia fame di partite, di qualsiasi tipo, dal vivo (pochissime), in tv o in streaming. Così vista l'assenza delle prilline e la zona rossa, che ci costringe a stare in casa la sera, mi hanno involontariamente riavvicinato alla serie A femminile ed alla Champions League. Ho anche sottoscritto pure l'abbonamento di un mese a Lvf Tv, il canale della Lega Volley Femminile, che trasmette in diretta streaming le gare; io ho scelto quello per la sola serie A2, per sostenere sia Macerata di Valentina Pomili sia Cutrofiano, dove c'è la ex rossoblù Quarchioni. A proposito delle salentine, sabato scorso mi sono guardato tutti e cinque i set giocati a Pinerolo; doveva essere il sabato del "derby della Vallesina" ma è stato ugualmente un sabato a base di volley.Non solo streaming però, anche la cara vecchia Rai, che ha comprato i diritti della Champions League femminile. Così la scorsa settimana ho guardato la gara di andata tra Novara e Conegliano, un vero massacro sportivo; due giorni fa invece, alle 18 ho acceso il televisore su Rai Sport con curiosità perché volevo capire se davvero a Busto sarebbe riuscito il miracolo di eliminare la corazzata Vakifbank. Anche in questo caso è stato un massacro, se fosse stato un incontro di boxe sarebbe stato un ko tecnico. Le turche hanno messo in mostra tutto il loro enorme potenziale, prendendosi di forza la finale (annunciata) con l'Imoco.Mentre guardavo la partita ho pensato a Maja Ognjenovic (nella foto), oggi regista del Vakifbank, che mi ha deliziato ancora una volta con le sue giocate, tutte molto intelligenti. Ero innamorato di lei quando vestiva il rossoblù, lo sono ancora oggi. Lei in quel palazzetto, la E-work Arena, ci aveva giocato già dodici anni fa quando vestiva la maglia della Monte Schiavo. Era la stagione 2008/09, l'impianto si chiamava PalaYamamay, e contro l'allora Yamamay di coach Parisi e della ex Ritschelova, vide sfumare al tie break dopo oltre due ore di gioco, l'accesso alle semifinali dei play-off scudetto, considerato traguardo minimo dalla società per ottenere la conferma dopo il successo della Challenge Cup. Non arrivo a credere che Maja abbia pensato a quel match del 20 aprile 2009 appena entrata in campo; però voglio sperare che durante i festeggiamenti per il passaggio del turno, per un momento gli sia tornata in mente quella stagione con la maglia della Monte Schiavo. FORZA JESI! Nessuno.