Nessuno RossoBlù

Verdetti in testa e coda


Tutti insieme appassionatamente...in campo. In questo mese di recuperi, sabato 17 aprile ha rappresentato un evento unico nella breve storia del girone D1, perché non era mai accaduto che tutte e sei le partecipanti giocassero nello stesso giorno e quasi alla stessa ora: si andava dalle 17.30 di Perugia-Imola alle 18.30 del "derby della Vallesina", passando per le 18 di Filottrano-Cesena. Una roba da altri tempi, quasi da domenica in serie A, dove tutti giocano alle 17 e dove nessuno sa il risultato dell'altro prima di scendere in campo. Mi chiedo a questo punto, perché la Federvolley non ha scelto di replicare questa situazione anche nei prossimi fine settimana, garantendo così un regolare svolgimento del girone, diventato improvvisamente ingarbugliato nella corsa ai due posti residui per i play-off promozione. 
Ma andiamo per gradi. Questa giornata da "tutti in campo" poteva essere decisiva ed alla fine lo è stata, almeno su due fronti, sulla testa e sulla coda della classifica. La sconfitta della Lardini al PalaGalizia contro Cesena di fatto, ha sancito l'uscita di scena delle filottranesi, ultime matematicamente, dalla corsa alla post season. Non una novità, a questo verdetto mancava solo la matematica, che è puntualmente arrivato. Ben diversa invece, la questione della cima del girone D1, che passava dalla "Carbonari" e dal "derby della Vallesina", ultima insidia per la capolista Battistelli-Termoforgia. Le ragazze di coach Secchi, giunte all'ultimo recupero prima della sosta, erano condannate a vincere per 3-0 o 3-1 per evitare il sorpasso di Imola, ancora in attesa di giocare con Cesena (lo farà il prossimo 2 maggio). La pressione del risultato ed una Pieralisi Pan che sta tornando ai livelli pre-Covid hanno trasformato un derby sulla carta senza storia, in una vera trappola, che ha mostrato l'eccessivo nervosismo delle "clementine" (vedi la reazione di Fedeli dopo il set vinto dalle jesine) e la forma non entusiasmante di alcuni elementi, come Castellucci e Cerini; la fortuna di coach Secchi ha un nome ed un cognome, Sara Gotti, forse la giocatrice più forte di tutto il gruppo D, che ha risolto diverse situazioni intricate.La Pieralisi da parte sua può certamente recriminare sulla gestione del quarto set, che con un po' di attenzione e qualche errore in meno in battuta, poteva finire diversamente. La seconda frazione però, resta un vero capolavoro di tattica, fatto di battuta strategica ed un muro-difesa di alto livello. Quando la partita sembrava sul punto di svoltare, le prilline sono calate fisicamente nel terzo set; lì si sono aggrappate alle loro certezze, Giombini, una ritrovata Paolucci ed i muri di Canuti, ex dal dente avvelenatissimo. Marcelloni & co hanno dimostrato di essere in crescita e questo fa ben sperare per le ultime due gare, decisive per il quarto posto che gli garantirebbe la partecipazione ai play-off. Con Filottrano venerdì alla "Carbonari" e soprattutto, a Cesena mercoledì prossimo, non bisognerà sbagliare...e fare più punti possibili. Tuttavia questo finale avvincente potrebbe essere rovinato dal calendario, che favorisce proprio le romagnole, sempre in campo dopo le jesine.La Pieralisi infatti, gioca venerdì sera contro la Lardini; Cesena sabato pomeriggio in casa con Perugia, una gara decisiva sia per il quarto sia per il terzo posto. Le bianco-nere sapranno già il risultato delle rossoblù. Mercoledì 28 come detto, si gioca lo scontro diretto al Carisport che potrebbe non essere risolutivo perché Cesena il 2 maggio giocherà ad Imola contro una Csi Clai già sicura del secondo posto e forse, con la testa già ai play-off. Il "biscotto" potrebbe essere una tentazione? Se la Federvolley avesse organizzato meglio i recuperi, tutti questi ragionamenti non ci sarebbero stati. Alla Pieralisi a questo punto non resta che fare il suo dovere, cioé vincere. FORZA JESI! Nessuno.