Nessuno RossoBlù

20 anni fa l'A1. Romanin: "Quella Monte Schiavo la più bella squadra in cui ho giocato"


Ad Alessandra Romanin brillano ancora gli occhi quando parla di quella incredibile stagione rossoblù, quella della promozione in A1 della Monte Schiavo. La vittoria di Cecina, quel 6 maggio 2001, fu solo l'ultima di un campionato indimenticabile per i colori rossoblù. «Quella Monte Schiavo è la più bella squadra in cui abbia giocato. Era un grande gruppo, dove si respirava una bella atmosfera, stavamo bene insieme sia in campo sia fuori». Comincia così il racconto del capitano di quella Monte Schiavo e bandiera del club rossoblù, con cui aveva centrato nel '96 la promozione in A2, quando lo sponsor era Mark Leasing.
Tanti gli episodi divertenti, che descrivono bene il clima sereno all'interno della squadra. Due riguardano la sua compagna di squadra, la cinese Pan Wen Li. «Lei e suo marito ci avevano invitato a cena. Lì ho scoperto la vera cucina cinese, ci avevano preparato i piatti della loro zona davvero ottimi. - dice "Leo", il suo soprannome da giocatrice - Pan aveva preso la patente in Italia ma non ho idea come fosse riuscita a superare l'esame. Un giorno dopo allenamento sono salita in auto con lei. Ci siamo fatte tutta via Gallodoro e via del Prato in prima! Il motore gridava pietà e faceva tanto rumore. Non so davvero come quella macchina abbia retto!».Il secondo ricordo ha per protagonista Gianni Volpicella. «Lui era fantastico quando guardavamo i video delle nostre avversarie, prima della partita. Lui spiegava e ad un certo punto diceva "In qualche modo ci arrabattiamo". Era la sua frase tipo. Pensandoci bene, quello era il suo modo di farci capire che eravamo forti, ci dava fiducia e ci responsabilizzava: era come se dicesse "voi sapete come fare". Però, quando ci parlava in quel modo, noi ci piegavamo in due dalle risate».Oggi Alessandra Romanin lavora nella grande distribuzione ed è mamma di Davide, 16 anni; lei ha organizzato la prima rimpatriata dieci anni fa. «Quello è stato un anno gratificante per il risultato, una stagione vissuta bene. Quando dieci anni fa abbiamo organizzato la rimpatriata è stato davvero bello rivedere tutti, è arrivato Volpicella da Busto ed anche Riette Fledderus dall'Olanda. È stata una bella iniziativa. Gianni tiene i contatti con tutti. Per me è stato bello aver vinto quel campionato assieme ad Evelyn Marinelli. Lei era tornata a metà campionato. Eravamo arrivate insieme a Jesi: con quella vittoria si è chiuso un cerchio».Tuttavia il capitano rossoblù ci ha messo un po' a capire quanto accaduto. «Dopo l'errore di Rocchi ho festeggiato con le mie compagne ma non avevo ancora realizzato l'impresa che avevamo compiuto. Nei giorni successivi, tra tutti gli impegni istituzionali, ho compreso. È stata una sensazione strana». FORZA JESI! Nessuno.