Nessuno RossoBlù

Marinelli: "In quella Monte Schiavo c'era una bella unione"


Ultimo appuntamento con la storia rossoblù meno recente, con i venti anni della promozione in A1 della Monte Schiavo. Ad aprire il suo libro dei ricordi per Nessuno Rossoblù è una delle giocatrici che ha fatto la storia del club rossoblù quando sulle maglie c'era lo sponsor Mark Leasing: Evelyn Marinelli, che faceva parte della squadra capace di vincere la B1 nel 1995/96 con Moretti in panchina. La giocatrice nativa di Bolzano ma anconetana d'adozione però, nell'estate del 2000 aveva scelto di abbandonare Jesi per giocarsi le sue chance in A1, ma come dice una vecchia canzone..."certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano". 
Ed Evelyn è ritornata. «Quel campionato lo avevo iniziato in A1 nella Minetti Vicenza, ma a dicembre, per motivi di incompatibilità, sono voluta andare via e l'unico modo per non perdere l'anno era tornare alla mia società di appartenenza, che mi ha dato questa possibilità. - racconta il libero di quella Monte Schiavo - Ricordo che non è stato facile, perché arrivare a gennaio significava andare in una squadra compatta con dei meccanismi già allenati e mi sentivo un po' come quella che li avrebbe "forse" destabilizzati ma così non è stato, anzi sono stata accolta molto bene e poi conoscevo già in squadra Alessandra Romanin e Nicoletta Luciani con le quali avevamo condiviso la vittoria del campionato che portò l'allora Mark leasing (diventata poi Monte Schiavo) in A2».Evelyn oggi è una mamma di una bambina di dieci anni ed un bimbo di sette; da poco ha realizzato il suo sogno di aprire un b&b a due passi dal lago di Garda - La Corte di Emma e Ale -, ma non dimentica il suo primo amore, la pallavolo; nel suo personale cassetto dei ricordi, trovano spazio tante immagini. «La bella unione che c'era. - ci dice - Quello che mi salta alla mente sono le mitiche litigate con la mia amica Doriana Frontini; eravamo troppo uguali e troppo toste, un tormento per i poveri allenatori. Però quando scendevamo in campo ci importava solo di vincere e poi via di abbracci, questi erano i rapporti che mi piacevano». Anche al libero rossoblù sono rimaste impresse nella mente le sedute video di Volpicella. «Mi sono sempre state indigeste quelle riunioni. - sorride divertita Evelyn - Ma quelle con il nostro allenatore Gianni Volpicella erano un po' comiche, credo che in un'ora e mezza di video si sistemava gli occhiali ogni tre secondi e poi alla fine l'importante era "arrabattarsi". Così arrabattiamoci un giorno e arrabattiamoci l'altro, abbiamo ottenuto un risultato storico, bellissimo, per noi, per la società, per i tifosi, per Jesi!».Nonostante la sua carriera l'abbia portata poi lontano dalle Marche, una parte del cuore di Evelyn è rimasta a Jesi. «Quella Monte Schiavo è stata una grande squadra. - conclude - Ma quello che mi rende felice è di aver fatto quel passo con persone che mi hanno dato tanto, non solo in quella stagione ma già negli anni precedenti, dalle mie storiche compagne, alla "Giannino Pieralisi Volley", il presidente Gennaro, Andrea, Gabriele e tutto lo staff societario, che ci ha dato una grande possibilità, gli allenatori, lo staff medico, i giornalisti ed il meraviglioso pubblico. Noi non abbiamo fallito». FORZA JESI! Nessuno.