Nessuno RossoBlù

I tre anni in rossoblù di Pomili


Lo sapevo già ma ci sono rimasto male lo stesso. Del passaggio di Alessia Pomili alla Battistelli-Termoforgia ne ero al corrente da venerdì scorso, cioè ventiquattro ore prima dell'intervista di coach Luciano al sito ufficiale rossoblù; me lo aveva confessato lei stessa ma avevo scelto di non rivelarlo, di attendere il comunicato stampa della Clementina 2020, perché credevo che l'avrebbero annunciata loro. Le cose poi, sono andate diversamente ma, il finale della storia non cambia: quando ho saputo che Alessia Pomili non avrebbe più vestito la maglia rossoblù mi è dispiaciuto. E' strano dirlo, perché stiamo parlando di una ragazza di appena ventuno anni, alla Pieralisi per sole tre stagioni, quindi mica una bandiera tipo la Toga ai tempi della A1 o di Marina Tiribelli, cresciuta nel settore giovanile jesino e capitano post Decisione. 
Forse sto invecchiando o forse mi affeziono troppo alle giocatrici, pur sapendo che non dovrei perché tanto loro se ne andranno, me le ritroverò l'anno successivo da avversarie e dopo un punto magari, mi esulteranno pure in faccia. Non mi interessa, non in questo momento, perché di Alessia Pomili - così come di tutte le ragazze del gruppo che sbarcò a Jesi nell'estate del 2018 - ho visto la crescita, ho visto i loro miglioramenti, mi sono arrabbiato per i loro errori banali dovuti all'inesperienza e proprio ora, che la Pieralisi ha scelto di alzare il tiro, mi dispiace vederle andare via; in fin dei conti se la squadra è arrivata a questo punto, il merito è anche loro. In particolare la centrale di Potenza Picena è quella che più di tutte si è evoluta, è passata dallo status di "sorella di Valentina" ad uno dei punti fermi della formazione rossoblù. (foto Pieralisi Volley). In realtà, le prime volte che l'avevo vista in campo, nelle partite con Copertino ed Offida del torneo 2018/19, mi era sembrata una giocatrice sgraziata, dotata di un grande fisico ma ancora non completamente padrona di tutta quella forza. "La baby Pomili sta pian piano uscendo dal guscio e dopo prove assai incolori, sabato ad un certo punto sembrava l'unica in grado di passare. La sua intesa con le due registe sta crescendo, se viene servita bene la ragazza può armare il suo potentissimo braccio...che mi esalta! A muro poi, può essere devastante vista la sua altezza". Così scrivevo il 5 novembre 2018, pochi giorni dopo la sofferta vittoria casalinga della giovane Pieralisi Pan contro Recanati. Uno scontro salvezza già dopo cinque partite. Quelle erano le prime righe che scrivevo su Alessia, autrice di 12 punti. Nella sua prima stagione in B2 dopo gli anni della C con la Lardini, la Pomili era cresciuta in maniera esponenziale, era passata dalla timidezza delle prime gare all'aggressività del girone di ritorno. Tuttavia quando parlo di Alessia mi riesce difficile non pensare a quella sera di fine ottobre del 2019, quando di fronte alla sorella Valentina, presente in tribuna, prese a pallonate la malcapitata Corplast, considerata una delle favorite per la vittoria del campionato B2 2019/20. Con i suoi 25 punti la centrale di Porto Potenza Picena contribuì ad ottenere la prima vittoria da tre punti in casa di Corridonia, campo mai semplice per le prilline, al termine di una prestazione eccezionale di tutta la squadra. Si meritò addirittura il mio premio di Mvp: "Devastante, sfrontata ed esuberante. - scrivevo nel giudizio - In attacco, dove mette a segno ben 25 punti (suo record personale), è una minaccia costante perché azzanna ogni tipo di pallone, alto o basso che sia; a muro fa sempe sentire la sua presenza e quando va in battuta fa malissimo alla ricezione della Corplast, come nel quarto set (è suo il break del 13-3)". Eravamo solo alla seconda di campionato ma si cominciava a intravvedere la formazione capace di restare in testa per quasi tutto il girone di andata. Peccato che Alessia non abbia più replicato prestazioni come quella del PalaMattei ma in ogni gara ha messo sempre tutto.La sua ultima annata jesina forse, non è stata delle più felici, c'è stata tanta confusione generata dalla scelta di spostarsi nel ruolo di opposto; il Covid che ha colpito capitan Marcelloni l'ha costretta a tornare al suo vecchio ruolo per alcune gare salvo restare al centro nel finale di stagione, nelle partite più delicate con Cesena e con Altino nei play-off. Non ho idea se è lei che ha scelto di cambiare aria oppure è stata la Pieralisi a non confermarla, però sono sicuro che la sua "tigna" sotto rete mi mancherà, come mi mancherà anche il suo babbo, sempre presente sulle gradinate della "Carbonari" quando non c'era il Covid, ed in macchina quando l'accesso alla palestra era vietato ai tifosi dal severo protocolli della Federvolley. Le auguro di continuare il suo percorso di crescita anche alla Clementina 2020...salvo prendersi una pausa quando incrocerà di nuovo la Pieralis. FORZA JESI! Nessuno.