Zitta zitta, lei a quaranta anni suonati, è arrivata a giocarsi l'Olimpiade, la prima della sua lunghissima carriera ed a sfiorare addirittura la medaglia d'oro, sfumata in finale per colpa degli Stati Uniti del talento Jordan Larsson e della leggenda vivente Karch Kiraly. La lei in questione è forse, una delle giocatrici più sottovalutate di tutte quelle che hanno indossato nei nove anni di A1 la maglia della Monte Schiavo: Caroline de Oliveira Saad Gattaz, meglio conosciuta come Carol Gattaz. La centrale nata nei dintorni di San Paolo infatti, era in campo domenica nella finalissima per l'oro olimpico, vinto poi dalle statunitensi per 3 a 0; nella rassegna nipponica, è stata uno dei punti fermi della nazionale verdeoro, allenata da Zè Roberto, tanto da meritarsi la nomina del sestetto ideale di Tokyo 2020, unica non "stars & stripes" assieme alla serba Boskovic e giocatrice più anziana del Brasile a vincere una medaglia.
L'argento della quarantenne Carol Gattaz
Zitta zitta, lei a quaranta anni suonati, è arrivata a giocarsi l'Olimpiade, la prima della sua lunghissima carriera ed a sfiorare addirittura la medaglia d'oro, sfumata in finale per colpa degli Stati Uniti del talento Jordan Larsson e della leggenda vivente Karch Kiraly. La lei in questione è forse, una delle giocatrici più sottovalutate di tutte quelle che hanno indossato nei nove anni di A1 la maglia della Monte Schiavo: Caroline de Oliveira Saad Gattaz, meglio conosciuta come Carol Gattaz. La centrale nata nei dintorni di San Paolo infatti, era in campo domenica nella finalissima per l'oro olimpico, vinto poi dalle statunitensi per 3 a 0; nella rassegna nipponica, è stata uno dei punti fermi della nazionale verdeoro, allenata da Zè Roberto, tanto da meritarsi la nomina del sestetto ideale di Tokyo 2020, unica non "stars & stripes" assieme alla serba Boskovic e giocatrice più anziana del Brasile a vincere una medaglia.