Nessuno RossoBlù

Indietro al 2000


Mi ero preparato bene, come si fa per un appuntamento importante; ero arrivato presto, circa mezz'ora prima dell'inizio della partita perché non volevo incontrare la fila all'ingresso per il Green Pass; volevo guardarmi tutto il riscaldamento e desideravo godermi fin dall'inizio questo sabato memorabile, un sabato diverso da tutti quelli casalinghi degli ultimi dieci anni al seguito della Pieralisi Pan: questo era il sabato del grande ritorno delle rossoblù al PalaTriccoli, la casa ai tempi della serie A1, quando sulle maglie c'era il mitico sponsor Monte Schiavo e le giocatrici si chiamavano Togut, Lo Bianco, Leggeri, Rinieri e Kilic, solo per citare le più famose di quei nove anni. Ed in certo senso, è stato un po' come prendere una macchina del tempo e tornare indietro a quel periodo, forse il più bello per la società di via Ancona ed anche un po' per il sottoscritto, più giovane e più spensierato. 
La partita di sabato mi ha permesso di rivedere persone che erano sparite dopo la Decisione, come lo speaker Stefano Battistini, storica voce del PalaTriccoli ai tempi della serie A1. Sabato pomeriggio è tornato davanti al microfono per annunciare le formazioni dell'incontro, cosa che non accadeva proprio da quel lontano 6 maggio del 2010, ultima uscita delle rossoblù sul parquet di via Tabano. Sentire i nomi delle ragazze risuonare al PalaTriccoli mi ha quasi commosso, perché è una delle cose che in questi dieci anni di "Carbonari" mi era mancata di più; lì il volley era al suo stato più "rude", quello minimalista senza troppi fronzoli, però meno spettacolare e poco coinvolgente. Peccato che Stefano se ne sia andato quasi subito, la sua carica avrebbe davvero fatto comodo a Marcelloni & co, visibilmente emozionate per questo strano debutto. Il match con Pomezia però, era anche quello del ritorno del pubblico sugli spalti dopo oltre un anno di lontananza causa restizioni per il Covid-19, limitazioni ancora in vigore perché la capienza di ogni palazzetto e palestra è stata ridotta al sessanta per cento. Curiosamente, anche l'ultima gara casalinga giocata dalla Pieralisi era finita male, con una sconfitta molto pesante: era il 15 febbraio 2020 ed alla "Carbonari" si giocava il "derby delle Marche" con Corridonia, che aveva vinto per 3 a 1 con Arianna Benedetti superstar. Diversa era la "location" ma anche la categoria, la più umile B2, mentre al mio fianco c'era sempre il grande Roberto, il più grande appassionato di volley di Jesi, uno in grado di vedersi tre partite in uno stesso giorno, tra quelle dal vivo in città e dintorni, più quella del sabato sera in tv. Un vero mito! Ma non è stato l'unico volto che ho rivisto con piacere. In generale è stato davvero bello poter rivivere di nuovo una partita normale, dove normale è riferito proprio alla presenza del pubblico sulle gradinate. Io ho avuto la fortuna di poter accedere alla "Carbonari" in questo anno a porte chiuse ma vedere le partite in quel modo, come fossero delle amichevoli pre-campionato, era deprimente per me, figuriamoci per le giocatrici in campo. Sabato invece, è tornato quel calore che è mancato. L'ho avvertito fin dall'inizio ed in particolare nel secondo set, quando addirittura dalle tribune è spuntato un clacson per fare ancor più chiasso e rendere il clima più elettrico. La società rossoblù ha lavorato molto in settimana con le bambine del suo settore giovanile per avere delle gradinate animate; la mossa ha funzionato, perché sabato c'erano tante famiglie, tante bambine, grandi e piccole, come quelle che si erano piazzate dietro la panchina jesina ed osservavano le ragazze di coach Luciano con lo stesso sguardo di quelle che negli anni 2000 ammiravano le gesta della Toga, di Leo e di Manù.Non ho resistito ed ho scattato una foto; quella foto e quella del PalaTriccoli con la gente assiepata sulle tribune è la più bella immagine di questo sabato dei grandi ritorni. Pazienza se la squadra non è riuscita a vincere, credo che il successo migliore è stato quello di aver riportato la gente - grandi e piccoli - al palazzetto, di aver dimostrato che a Jesi la pallavolo femminile non è morta nel 2010 ma continua a vivere grazie alla passione delle ragazze ed al lavoro della Pieralisi Volley. Per la vittoria magari, ci si proverà nel derby della Vallesina. FORZA JESI! Nessuno.