Nessuno RossoBlù

Una gioia al cubo


Ci voleva il "derby della Valesina" per regalare alla Pieralisi Pan un gioia al cubo dopo due sconfitte indigeste in questo avvio di campionato. Una gioia al cubo perché in un solo colpo Paolucci & co hanno vinto la prima partita ufficiale della stagione, hanno sfatato finalmente il tabù della Battistelli-Termoforgia, sempre vittoriosa contro le prilline nei due precedenti confronti ed infine, hanno colto il primo successo nella loro nuova casa, quel PalaTriccoli dove i colori rossoblù non esultavano dal lontano 2010, quando sulle maglia c'era scritto Monte Schiavo, la categoria era la serie A1 e la partita era una gara 3 di quarti di finale dei play-off scudetto contro l'Urbino dello "jesino d'adozione" Francois Salvagni (3 a 1 e passaggio in semifinale contro la Scavolini Pesaro).
Dice bene Erica Paolucci, quando indica la squadra come elemento chiave per sovrastare una delle favorite per la promozione diretta: solo con una grande prova del collettivo si poteva sognare una vittoria, che contro Castelbellino - una delle due anime della Clementina 2020 insieme a Moie - non arrivava dal lontano 28 aprile 2018. Rispetto al match con Pomezia ed alla trasferta di Roma si è vista una Pieralisi certamente più unita, che ancora commette delle amnesie soprattutto in ricezione, ma che in difesa ha saputo soffrire, in alcune situazioni si è esaltata ed alla fine si è portata casa i tre punti. L'azione manifesto della grande applicazione delle prilline è proprio quella che ha chiuso il match, uno scambio lungo almeno un minuto con tante difese fino alla correzione volante di una sfinita Milletti.L'altro fondamentale che ha contribuito a rovesciare gli equilibri di una sfida che alla vigilia sembrava già scritta, è stata la battuta. Anche qui, già contro il Volleyrò nel primo set si era visto un miglioramento, tanto breve ma da far sognare il povero tifoso rossoblù. Stavolta la Pieralisi non si è fermata sull'1-0 ma ha continuato a tartassare la ricezione avversaria, mettendo a referto ben sette servizi vincenti, tre nel secondo e nel quarto; ed anche il muro ha lavorato bene nonostante dall'altra parte della rete ci fossero delle fuoriclasse come Gotti e Soleti, due che potrebbero stare tranquillamente in A2. Canuti e Milletti hanno messo la museruola a tutti. Il derby ha inoltre, sancito il cambio delle gerarchie in casa rossoblù, almeno nel ruolo dell'opposto. Nella prima partita era scesa in campo come titolare Ginevra Bazzani ma ben presto coach Luciano l'aveva cambiata per giocarsi la carta Malatesta; contro il Volleyrò le parti si erano invertite, titolare l'anconitana poi sostituita dalla biellese. Stavolta Beatrice ha sfruttato meglio l'occasione, giocando una partita più intelligente e meno esuberante. L'ex Conero Volley in battuta ha realizzato un solo ace, tra l'altro nel finale di quarto set, ma ha comunque creato grattacapi a tutta la ricezione clementina nei suoi turni; in attacco poi, ha alternato colpi di inaudita potenza ad altri di furbizia, sfruttando il muro mal piazzato. L'ultima considerazione la faccio sul pubblico del PalaTriccoli. Ok, c'erano anche i tifosi della Battistelli-Termoforgia, però rivedere le gradinate del palazzetto con tutta quella gente, credo saranno stati almeno un centinaio di persone (o forse di più?), ha reso il sabato rossoblù ancora più bello. Spero proprio di vivere altri pomeriggi così. FORZA JESI! Nessuno.