Nessuno RossoBlù

I rimpianti e le urla


"Il tie break sarebbe stato più giusto". Sabato sera nel dopo gara di Pieralisi Pan-Nottolini era la frase più ripetuta; me lo ha detto coach Luciano, lo hanno ripetuto Fiorenzo e gli altri dello staff rossoblù, lo hanno addirittura affermato quelli di Capannori, che non hanno lesinato complimenti alla Pieralisi Pan, battezzata come "un'ottima formazione, che darà filo da torcere a tutti". Chiaramente ai complimenti avrei preferito i punti, che fanno più morale e muovono la classifica ma sabato sera è andata così, ha lasciato tutti con un grande senso di rimpianto. Almeno quelli di parte jesina. Anche se sono passate quasi 48 ore dalla partita, è impossibile non ripensare a quel secondo e quarto set, a quelle occasioni che le prilline hanno avuto per vincere le due frazioni. 
Nel secondo nonostante le evidenti difficoltà in ricezione, Paolucci & co erano riuscite a rimettere in piedi il set per ben due volte aggrappandosi ad una super Malatesta ed alla grande applicazione difensiva; si erano trovate addirittura a due punti dal 2-0. Non mi piace parlare degli arbitri, perché spesso diventano un comodo riparo per nascondere le lacune della squadra, ma l'invasione fischiata a Canuti nel finale di set (mi pare eravamo sul 23-21) in uno scambio concluso con il quarto tocco delle toscane, ha chiaramente cambiato l'inerzia della frazione. Andare 24-21 non avrebbe garantito alla Pieralisi la vittoria ma di sicuro l'avrebbe messa in una posizione più comoda. E sul 24-22 le prilline ci si erano trovate davvero nel quarto, tutto sembrava portare ad un quinto set, degno epilogo di una sfida davvero di alto livello. E' stato in quel frangente che Capannori ha mostrato a tutti noi tifosi jesini perché è prima in classifica: ha sfoderato una battuta micidiale, ha difeso tutto ed ha avuto da Bianciardi quell'energia fondamentale per sovvertire il risultato. La roulette dei vantaggi ha poi premiato le nero-verdi, scatendando le ire e le urla del Presidente e dello staff rossoblù.Qui devo fare una precisazione. Perdere un set ed una partita in quel modo fa male, anzi fa proprio inca**are però la reazione dell'angolo jesino è stata ingiustificabile, soprattutto perché ad averla sono stati dirigenti e componenti dello staff tecnico, che dovrebbero essere i primi a rassenerare gli animi. Forse queste persone dovrebbero ricordare la differenza tra un tifoso ed un dirigente, perché finiscono per essere ridicoli, oltre che impresentabili in qualsiasi palazzetto d'Italia. Io sono un tifoso e potrei inveire, fischiare gli avversari e tenere un comportamento becero (ma non lo faccio quasi mai...); loro sono dei tesserati, hanno quindi un altro ruolo, rappresentano la società e perché no, anche la città, dovrebbero essere d'esempio per le atlete. Mi auguro di non rivedere più uno spettacolo del genere, davvero triste e poco edificante per tutti.Tornando alla partita, è evidente che oltre ai tanti meriti di Capannori, la Pieralisi Pan ha anche tante colpe su questo ko. Le note dolenti riguardano tutte la fase offensiva e la ricezione delle jesine. Per larghi tratti della gara l'attacco rossoblù è vissuto tutto sulle spalle di Beatrice Malatesta, una che alla vigilia del campionato doveva essere il cambio della titolare Bazzani. Paolucci e Pirro hanno giocato a sprazzi, con la fabrianese uscita alla distanza proprio nel momento più caldo, durante il finale del quarto set. La ex Helvia Recina invece, ha faticato per tutto il match; a ben vedere anche nel "derby della Vallesina" era andata in tilt in ricezione ma si era riscattata in attacco, stavolta è andata in difficoltà in entrambe le fasi. Cerchiamo di guardare il lato positivo della partita: il match con la Nottolini ha dimostrato alle prilline che sono in grado di giocare contro tutte, anche contro le big di classifica. A patto di migliorare la ricezione ed una gestione più corale della fase offensiva. Già sabato ci sarà un altro esame, contro l'altra capolista, la 3M Perugia. FORZA JESI! Nessuno.