Nessuno RossoBlù

L'evoluzione di Beatrice Malatesta


Annunciata in sordina, a ridosso dell'inizio della preparazione mentre ero comodamente rilassato in vacanza, Beatrice Malatesta è la nota più lieta di queste prime quattro giornate di campionato in casa Pieralisi Pan. Arrivata a Jesi per "dare man forte nel ruolo di opposta" come recitava il comunicato della società di via Ancona, datato 23 agosto, la giocatrice anconitana in questo avvio di torneo ha scalato rapidamente le gerarchie dell'attacco rossoblù, passando dal ruolo di gregario a quello di titolare con buona pace di Ginevra Bazzani, inizialmente sicura del posto nello starting seven ma ben presto finita in panchina per una condizione fisica non ancora ottimale. La partita di sabato scorso con Capannori ha confermato questa situazione e se possibile, ha ribadito l'importanza di Beatrice nel sestetto jesino. 
Già dalla trasferta di Roma coach Luciano aveva deciso di puntare forte su di lei, lanciandola un po' a sorpresa nel sestetto titolare. Contro il Volleyrò l'opposto cresciuto nel vivaio della Conero Volley aveva impressionato per il suo servizio in salto, vero piatto forte della casa: grazie al suo turno si era creato quel break tenuto strenuamente da Paolucci & co fino alla fine del set. A livello offensivo però, Beatrice non era stata così produttiva, aveva tentato inutilmente di farsi largo con la potenza più che con la furbizia nel muro capitolino; una mossa che non aveva pagato, tanto da farla finire ben presto in panchina, sostituita proprio da Bazzani. Essere una giocatrice generosa, che non si tira indietro su tutti i palloni e che "tiro forte, sempre", come ha dichiarato lei nell'intervista di presentazione, poteva funzionare in B2 non in B1 dove ci sono muri alti e ben strutturati. (foto Mauro Grilli x Pieralisi Volley). La lezione romana però, è servita all'opposto dorico. Già dalla partita successiva, il "derby della Vallesina", Malatesta ha cambiato il suo modo di giocare, ha cominciato ad essere più "esperta", aggettivo forse inappropriato per una ragazza del 2003 ma che può far capire bene la sua evoluzione. Non più solo potenza, come un opposto vecchio stampo, ma anche qualche pallonetto e soprattutto, il colpo a cercare il muro mal piazzato per il classico dei mani-fuori. Ampliando la sua varietà di colpi, Beatrice a mio parere è diventata più completa, anche perché mancina, quindi difficilmente leggibile dalle difese avversarie, senza tralasciare ovviamente la sua battuta in salto, elemento fondamentale del suo gioco, con la quale è capace di mandare in tilt le ricezioni. La sua evoluzione offensiva si è manifestata benissimo nella partita di sabato scorso contro Capannori. In una giornata in cui la forte difesa toscana ha preso le misure alle colleghe di reparto, Paolucci e Pirro, tenute entrambi sotto i loro standard, l'unica a passare con continuità è stata proprio Malatesta, vero rompicapo per la Nottolini mai in grado di limitarla. Già nel primo set la numero 13 rossoblù si era divertita, alternando colpi di potenza ad altri più raffinati, e nel quarto set ha provato in tutti i modi a trascinare la sua squadra verso quel tie break meritato. Il grande rimpianto forse, è proprio quello di non averla avuta in prima linea negli scambi decisivi sul finale di frazione. E questo fa capire quanto Beatrice sia diventata importante, anche per la sua energia, nel sestetto della Pieralisi. FORZA JESI! Nessuno.