Nessuno RossoBlù

La "sliding door" rossoblù


Ci sono momenti in una stagione che pesano di più, quelli in cui il percorso di una squadra prende una direzione piuttosto che un'altra. Quelli bravi le chiamano "Sliding Doors", come il film del 1998 con Gwyneth Paltrow; i cialtroni come me invece, preferiscono dire semplicemente che sono una "svolta" di un campionato; possono essere una partita, un acquisto o una cessione, un'azione o una dichiarazione di un protagonista. Non so se entrerà nella categoria delle "svolte" ma sono sempre più convinto che il cambio di passo della Pieralisi Pan in questo campionato abbia delle coordinate precise, una data ed un luogo ben definito. La data non è quella di un match ma di un normalissimo lunedì, il 29 novembre; il posto della "sliding door" rossoblù non è uno sotto i riflettori ma al contrario, lontano da occhi indiscreti, il più segreto possibile, cioè lo spogliatoio del centro sportivo di via Ancona.
In quel pigro e magari un po' noioso ultimo lunedì di novembre si è consumato il faccia a faccia tra le prilline, reduci dalla sberla di Trevi, una gara in cui la Pieralisi non aveva mai dato l'idea di poter impensierire le umbre; avevo visto una squadra senza grinta, senza mordente e soprattutto con poche idee. Con quell'atteggiamento era chiaro che raggiungere la salvezza sarebbe stato molto complicato, urgeva una svolta, un cambio di rotta per la squadra jesina. In altre società sarebbe stato sollevato l'allenatore oppure sarebbero stati presi provvedimenti disciplinari verso le giocatrici, alla Pieralisi no. Si è scelta una strada differente. A spiegare cosa è successo in quel lunedì è stata proprio Erica Paolucci, una di quelle che a Trevi aveva fatto scena muta. "Ci siamo ritrovate per parlarci e guardarci negli occhi, per dire cosa volevamo fare. - ha dichiarato la schiacciatrice fabrianese nell'intervista pre CivitaLad al sito ufficiale - Da lì il cambiamento, si è visto molto più impegno e voglia di fare". Ed è subito arrivata l'incredibile vittoria sulla Fgl.Trovo significativo che a raccontare di questo faccia a faccia sia stata proprio Erica, a mio parere la vera leader emotiva della Pieralisi, una delle "giovani veterane" del gruppo ed unica superstite del gruppo sbarcato a Jesi nel 2018, quello del primo "Progetto Giovani". La fabrianese dopo lo zero del PalaGallinella è cresciuta come rendimento, magari è meno appariscente in attacco ma fa un grandissimo lavoro in seconda linea, soprattutto in difesa. In realtà già qualcosa di questo faccia a faccia mi aveva detto Laura Canuti per spiegarmi il successo, sorprendente, con Castelfranco di Sotto arrivato al PalaTriccoli con l'etichetta di seconda forza del girone. "Ci siamo parlate lunedì dopo la partita con Trevi. - mi aveva raccontato la centrale dorica nel dopo gara - Ci siamo confrontate sui problemi avuti con la Lucky Wind ed anche con Isernia, dove non avevamo giocato benissimo. Da lì siamo ripartite. Avevamo già fatto meglio nel test in settimana con la Battistelli-Termoforgia a Moie". I frutti di quella riunione sono sotto gli occhi di tutti: tre vittorie consecutive con una big come Castelfranco di Sotto ed in due scontri diretti per la salvezza con la Volley Angels e la CivitaLad; zero set persi, nove punti conquistati, una ritrovata energia in difesa e soprattutto una classifica più serena. In tre settimane la Pieralisi è passata dai sei punti in sette gare ed un decimo posto in piena zona "calda", ai quindici punti ed un più tranquillo settimo posto in dieci gare, piazzamento che tiene le prilline lontano addirittura cinque lunghezze dalla parte rossa della classifica. Con questa ritrovata convinzione e unità, mi sorge una domanda: i sei punti di distacco dalla zona play-off sono troppi per sognare una clamorosa scalata? FORZA JESI! Nessuno.