Nessuno RossoBlù

Prima di Trevi, Dopo Trevi


Guardando la stagione vissuta fino a questo punto della Pieralisi Pan si può indicare un momento preciso che fa da spartiacque ai primi tre mesi di campionato. C'è un prima di Trevi ed un dopo Trevi, ci sono le gare giocate da Marcelloni & co prima della gara di andata, disputata al PalaGallinella il 27 novembre, e quelle successive almeno fino alla sosta natalizia. In quel "prima di Trevi" c'era una squadra molto discontinua, capace di grandi imprese (vedi il successo nel derby della Vallesina al PalaTriccoli) ma anche di cadute disastrose, come le due trasferte umbre ed in particolare proprio quella con la Lucky Wind, etichettata in maniera molto edulcorata da coach Luciano come "non all'altezza delle precedenti". Quella Pieralisi era una squadra che avrebbe seriamente faticato ad ottenere la salvezza, obiettivo minimo della società rossoblù, perché in campo non si vedeva quella grinta, quella determinazione e quella voglia di lottare, fondamentali per restare in B1.
Il "Dopo Trevi" al contrario mi parla di una Pieralisi capace di infilare tre vittorie consecutive per 3 a 0, ottenere nove punti e tirarsi fuori in poco tempo dalla zona rossa della classifica. Fin qui i numeri, che solo in parte possono spiegare la trasformazione delle prilline, passate da squadra a tratti abulica ad una vivace e sempre aggressiva. Il livello di gioco delle jesine è cresciuto in maniera esponenziale, la battuta è diventata finalmente l'arma in più che il tecnico di Sassoferrato chiedeva da tempo, è cresciuto il muro-difesa e soprattutto, si è visto in campo quello "spirito di squadra" decisivo per risolvere partite complicate come quella con Castelfranco di Sotto o il match con la CivitaLad. Questa svolta scaturì dal confronto tra le giocatrici il lunedì successivo alla partita del PalaGallinella, un lungo faccia a faccia dove proprio coach Luciano sottolineò l'importanza dell'aspetto mentale rispetto a quello tecnico, per invertire una tendenza negativa.Peccato che la sosta di Natale prima, e lo stop imposto dalla Federvolley per il Covid tra gennaio e febbraio abbia un po' frenato l'entusiasmo jesino, che aveva portato tutti a sognare traguardi ben più alti della salvezza. Dunque in una fase del campionato come questa, che ha visto la Pieralisi riprendere con una sconfitta contro la capolista Perugia e fermarsi nuovamente per i problemi di Covid di Isernia, trovo non casuale l'arrivo al PalaTriccoli di Trevi. Certo, questa volta non credo che ci saranno riunioni o confronti dai toni duri nello spogliatoio jesino; difficilmente coach Luciano chiederà alle ragazze di cambiare atteggiamento. Alle prilline ora serve solo di ritrovare confidenza con il campo, quella confidenza che ovviamente due mesi di stop hanno arrugginito, come la condizione fisica ancora approssimativa. Se la gara di andata era stata la peggiore in assoluto del girone di andata per le rossoblù, quella che aveva dato il là ad una nuova fase della stagione jesina, la mia speranza è che anche questa partita di ritorno rilanci la Pieralisi, le restituisca quell'entusiasmo e soprattutto, la vittoria ora più che mai importantissima in chiave salvezza. FORZA JESI! Nessuno.