Ci sono momenti che mi fanno sentire tremendamente vecchio. La partita di sabato pomeriggio tra la Pieralisi Pan e Trevi è stata suo malgrado, uno di questo istanti, anche se non c'era bisogno che Marcelloni & co mettessero in piedi tutta quella sceneggiata della rimonta dal 17-24 per ricordarmi la mia età. Però, quel fatto "mi ha sbloccato un ricordo", come si dice adesso. Quando la giovanissima Ndule ha sparato out il pallone del definitivo 28-26 del terzo set la mia reazione istintiva è stata quella di correre subito da Tiziano, seduto al tavolo del segnapunti per condividere con lui proprio il ricordo di una partita giocata dall'allora Monte Schiavo ai tempi della serie A2, quindi roba da gente con i capelli bianchi, perché parliamo della gloriosa stagione 2000/01, ovvero quella della storica promozione in A1 delle prilline (allora quel soprannome era appropriato, visto lo sponsor vinicolo; oggi è solo un omaggio a Gennaro Pieralisi, che lo inventò). A pensarci bene, dell'attuale rosa della Pieralisi solo Marcelloni, Cecconi, Pirro e Paolucci erano nate.
Da Trecate...a Trevi
Ci sono momenti che mi fanno sentire tremendamente vecchio. La partita di sabato pomeriggio tra la Pieralisi Pan e Trevi è stata suo malgrado, uno di questo istanti, anche se non c'era bisogno che Marcelloni & co mettessero in piedi tutta quella sceneggiata della rimonta dal 17-24 per ricordarmi la mia età. Però, quel fatto "mi ha sbloccato un ricordo", come si dice adesso. Quando la giovanissima Ndule ha sparato out il pallone del definitivo 28-26 del terzo set la mia reazione istintiva è stata quella di correre subito da Tiziano, seduto al tavolo del segnapunti per condividere con lui proprio il ricordo di una partita giocata dall'allora Monte Schiavo ai tempi della serie A2, quindi roba da gente con i capelli bianchi, perché parliamo della gloriosa stagione 2000/01, ovvero quella della storica promozione in A1 delle prilline (allora quel soprannome era appropriato, visto lo sponsor vinicolo; oggi è solo un omaggio a Gennaro Pieralisi, che lo inventò). A pensarci bene, dell'attuale rosa della Pieralisi solo Marcelloni, Cecconi, Pirro e Paolucci erano nate.