Nessuno RossoBlù

In nove contro sette


"Tre ore e mezzo da fare al ritorno, e per di più da solo in macchina ed alle 20 di sera, sono troppe! Meglio guardarsela seduto sullo schermo di pc al caldo!". Questa è stato il mio pensiero lunedì scorso, quando ho cominciato a ragionare sul viaggio a Castelfranco di Sotto. Ho sempre affermato che mi piace molto andare a vedere la Pieralisi Pan in trasferta, forse molto di più delle partite casalinghe; ed in passato ho fatto follie per le rossoblù, come andare fino a Copertino, in provincia di Lecce, oppure di recente, guidare tutto solo un sabato sera di fine novembre fino a Trevi...per vedermi probabilmente la peggior partita di questa stagione di Marcelloni & co. E' una cosa che mi piace, che mi diverte anche se spesso i risultati del campo non premiano questa mia passione ma vado avanti, nonostante qualche amico mi dia del matto e continui caldamente a sconsigliarmi gesti simili. Ma noi ossessionati siamo così, prendere o lasciare.
Però, la trasferta di domenica a Castelfranco di Sotto era davvero al di sopra delle mie possibilità, non tanto per l'aspetto tecnico della gara, ed il campo alla fine mi ha dato ragione, quanto per quello logistico. Nonostante la Fgl non avesse mai perso tra le mura amiche ero convinto che la Pieralisi avrebbe fatto una grande partita, soprattutto dopo aver conosciuto il risultato di Chieti, che la obbligava a vincere per non farsi agganciare momentaneamente in classifica. E quel quarto set strappato con le unghie e con i denti ne è la prova: è un punto d'oro che dà morale e permetterà alle prilline di giocarsi meglio questa imprevista e difficile volata per la salvezza. Il problema, per me, non era il risultato del campo (generalmente non decido mai in base alle mie sensazioni, perché più di una volta sono rimasto deluso...) ma quelle tre ore e mezzo da fare in solitudine in macchina al ritorno da Castelfranco di Sotto. Una impresa titanica! Per come sono andate le cose, probabilmente mi sarei messo in auto anche più tardi, perché la gara è terminata poco dopo le 20; cosa vuoi fare? Non ti fermi a fare due chiacchiere con coach Luciano dopo una battaglia di questo tipo? E' il minimo.Siccome le mie domeniche sono sempre poco movimentate, ho pensato bene di non farmi mancare nulla ed andare fino a Perugia per vedermi una partita di serie B. Di calcio. Però quando ho visto il manifesto attorno allo stadio "Curi" di Perugia-Vallefoglia per un momento mi era pure venuta l'idea di andarmi a vedere quella gara di serie A1, idea immediatamente abolita: "Alle 17.30 c'è la Pieralisi, se ho un po' di fortuna riesco a vedere l'ultima parte del match!". Così è stato. Alle 18.45 ero a Jesi, la prima cosa che ho fatto è stata accendere il pc e collegarmi alla pagina Facebook di Castelfranco di Sotto. Stava iniziando il quarto set. Dalle urla di Fiorenzo Cecconi e Tommaso Valeri in sottofondo per tutta la frazione ho intuito che i due arbitri - le signore Viterbo e Fiori di Livorno - hanno fatto un casino, fischiando ogni episodio dubbio a favore delle padrone di casa. Effettivamente anche nel quarto le due signorine vestite di bianco si sono prodotte in chiamate al limite del demenziale ma contro la Pieralisi di domenica c'era davvero poco da fare, anche in nove (le sette della Fgl più i due arbitri) sarebbe stata durissima prendere tre punti. Il missile tirato da Beatrice Malatesta che ha chiuso la frazione 25-22 è stata una piccola liberazione per me, incollato alla sedia, per le ragazze in campo, stremate, ed anche per Fiorenzo, che ha apostrofato il successo con una battuta: "Se non era per l'arbitro la partita era finita mezz'ora fa!". Credo che la fatica, soprattutto mentale, abbia giocato un brutto scherzo a Marcelloni & co nel tie break, ma il punto conquistato può rendere felice coach Luciano e tutto il gruppo, che al ritorno in pullman ha festeggiato con il karaoke. Per la cronaca, la prossima trasferta è a Civitavecchia...anche quella me la guarderò da casa. Stavolta per intero. FORZA JESI! Nessuno.