Nessuno RossoBlù

Capannori come Trevi


Sabato pomeriggio mentre ero sulle gradinate del PalaPiaggia a soffrire ed imprecare per essermi fatto tre ore e più di strada per vedere quello scempio, ho avuto una strana sensazione di deja vù, come se quello spettacolo che la Pieralisi Pan mi stava offrendo come ricompensa per il viaggio, non fosse una prima visione assoluta ma qualcosa che in realtà avevo già visto, una prestazione già replicata in un'altra bruttissima serata (e lì mi ero fatto un un'ora e mezza in auto per vedere una sconfitta per 3-0). Mentre me ne tornavo mestamente verso Jesi ho avuto l'illuminazione: avevo visto le prilline in quella condizione in una sera piovosa e fredda di fine novembre a Trevi, in un 3-0 rapido, veloce e mai in discussione, proprio quello maturato in casa della Nottolini.
In entrambe le partite la Pieralisi non ha mai impensierito le avversarie ma se con la Lucky Wind ci poteva essere qualche attenuante per il periodo difficile, sabato pomeriggio non c'erano proprio scuse: era la partita più importante della stagione, quella che poteva consegnare alle rossoblù la salvezza diretta e spedire in B2 Chieti. Le motivazioni a Paolucci & co non mancavano di sicuro, mi aspettavo una squadra con il fuoco dentro, pronta a mangiarsi un avversario che al contrario, non aveva più nulla da chiedere a questa stagione se non quello di chiudere l'annata con una vittoria davanti al proprio pubblico. Le cose ovviamente, non sono andate così, le prilline erano scariche, spente e senza grandi idee, come se fossero loro la formazione già in vacanza e Capannori quella che si doveva salvare a tutti i costi. A parte l'avvio di primo set, il resto del match è stato un assolo delle lucchesi, si è capito immediatamente quale sarebbe stato il finale, nonostante la generosità di una Canuti troppo sola per pensare di risolvere la contesa.Solo l'ingresso di Agnese Pepa a metà del secondo set, quando Capannori era già scappata via 19-10, ha dato un po' di brio ad una squadra troppo "moscia" per l'importanza della gara. Coach Luciano ha dato fiducia alla baby rossoblù anche all'inizio del terzo set ma non si poteva chiedere ad una ragazzina del 2006 di guidare la squadra nella partita più importante della stagione; sul 15-10 il tecnico di Sassoferrato è stato costretto a ributtare nella mischia una Durante davvero irriconoscibile rispetto ad un mese fa. Ho l'impressione che le parole molto dure di coach Luciano a fine gara ("Se la squadra non rema tutta nella stessa direzione il gioco è slegato ed oggi il gioco era slegato") erano rivolte a lei, che dovrebbe gestire il gioco rossoblù, apparso al contrario molto scontato e prevedibile. A farne le spese sono state soprattutto Pirro e Paolucci, mai incisive e lontanissime dai loro standard abituali. Un dato fotografa questa situazione: la ex Helvia Recina nel primo set ha segnato virgola, Erica uno, nei due set successivi in due hanno raccolto otto punti, troppo pochi per due giocatrici che al contrario, dovrebbero sorreggere l'attacco rossoblù. Tornando al paragone con Trevi, dopo quella partita ci fu l'ormai mitico faccia a faccia tra le giocatrici per cambiare una stagione che stava prendendo una bruttissima piega. Più passa il tempo più credo (ma non ho la certezza assoluta) che quella volta, furono proprio le "senatrici" rossoblù, cioè Paolucci, Cecconi e Marcelloni a richiamare all'ordine le nuove arrivate, per cambiare l'atteggiamento. Allora il "Noi" fu messo davanti a tutti gli "Io". Oggi pomeriggio non so se questo confronto è stato replicato ma è quanto meno auspicato perché c'è da conquistare una salvezza che fino a due settimane fa sembrava quasi acquisita ed ora invece, la Pieralisi si deve giocare dei play-out che - sembra assurdo ma è così - non la vede favorita, anzi. Ma c'è ancora tempo e modo per cambiare la storia di questa stagione. FORZA JESI! Nessuno.