Nessuno RossoBlù

Quei play-out della giovanissima Pieralisi


Una squadra giovane, molto giovane, con pochissima esperienza nella categoria e consapevole fin dall'inizio del campionato che per raggiungere la salvezza ci sarebbe stato da soffrire fino alla fine. Non è la descrizione della Pieralisi Pan di oggi ma di quella che nella stagione 2014/15 giocò per la prima volta per i colori rossoblù gli spareggi salvezza, oggi chiamati "play-out" perché in inglese fa più figo. Non si trattava della serie B1 e neppure della B2, bensì di una più proletaria serie C Regionale, categoria in cui la società di via Ancona si era ritrovata dopo la dolorosa retrocessione della stagione precedente, quella dell'addio al volley di capitan Marina Tiribelli, dell'arrivo di Hawa Bara ed Erika Alessandrini per aggiungere esperienza ad una rosa decisamente troppo giovane dove c'era una sedicenne Alessia Castellucci. Quella Pieralisi, sempre allenata da coach Luciano, scese in C da ultima del suo girone, con appena dodici punti, solo tre vittorie e ben diciannove sconfitte. 
Inevitabile dunque, che la dirigenza jesina in estate praticasse la solita rivoluzione, tenendo solo Hawa Bara ed il libero Benedetta Cecconi, e puntando interamente sul gruppo dell'under 16 rossoblù in cui giocavano delle giovanissime Sofia Bianchella, Ilaria Crescini, Martina Bachieca e Beatrice Pettinari, nomi che magari ad alcuni tifosi meno ingrigiti del sottoscritto non dicono nulla; eppure quel manipolo di ragazze riuscì nell'impresa per nulla scontata di ottenere una salvezza insperata. Va detto che quella squadra aveva chiuso la prima fase all'ultimo posto, con otto punti, tre vittorie ed undici sconfitte; in quel girone c'erano corazzate come Castelbellino (che poi, salirà in B2), Corridonia ed il Montecosaro della ex Stefania Fiorentini. Coach Luciano era consapevole che il vero campionato della sua Pieralisi sarebbe cominciato il giorno di San Valentino, data di inizio della pool retrocessione. In quel mini girone da sette, ci si giocava molto. Una squadra doveva retrocedere direttamente in D Regionale, quattro si sarebbero disputate l'altra retrocessione attraverso i play-out, mentre una addirittura - la prima - sarebbe andata a giocarsi i play-off promozione per la B2. Le prilline chiusero la pool retrocessione al quinto posto con 20 punti, uno in meno della quarta, il Montecchio che fu il primo avversario nelle semifinali play-out. A differenza della serie odierna strutturata in andata-ritorno ed eventuale set di spareggio, allora si giocava alla meglio delle due gare su tre con le pesaresi (che giocavano al PalaDionigi, casa della vecchia Scavolini) in possesso del vantaggio di avere la bella in casa. Le jesine sfiorarono l'impresa in gara uno, perdendo solo al tie break, vinsero alla "Carbonari" per 3 a 1 con una Martina Bachieca trascinatrice della squadra. Allo spareggio del 28 aprile 2015 Montecchio andò sul 2-0 ma le prilline non mollarono e riuscirono nella clamorosa rimonta fino al 2-2. Purtroppo nel tie break mancarono le energie a Pettinari & co ed a vincere furono le padrone di casa. A quel punto la salvezza doveva passare per la "finale delle disperate" con il Don Celso di Fermo, formazione battuta nella pool retrocessione sia all'andata sia al ritorno per 3 a 0; questa volta la Pieralisi aveva la bella in casa ma non ci fu bisogno di allungare così tanto quella sofferenza. Il 2 maggio le rossoblù vinsero gara 1 alla "Carbonari" per 3 a 0 senza particolare problemi; una settimana dopo, il 9 maggio, a Fermo le jesine completarono l'opera al termine di un match assai più tirato ed equilibrato, chiuso 2 a 3. Ancora una volta la protagonista fu Martina Bachieca, con la regia illuminata ed esperta di Hawa Bara, vero punto di riferimento di quella squadra. La Pieralisi concluse così, con una salvezza all'ultimo atto del campionato, la sua prima stagione in serie C, chiusa proprio con i play-out. Personalmente, ricordo con piacere quell'annata e quella squadra, che in tanti hanno rimosso un po' perché erano tutte diciassettenni, un po' perché si giocava in C (fino a cinque anni prima il club era in A1!). Proprio con quella salvezza così sofferta, ripresi a seguire con più attenzione e passione le vicende dei colori rossoblù, così come il Presidente, che nell'estate successiva allestì una rosa più competitiva ed esperta per vincere il campionato e tornare in B2. Peccato che di quel gruppo giovane ed imprevedibile, restarono solo Cecconi, Bara, Pettinari e Lisa Burini. Tutte avrebbero meritato la conferma. FORZA JESI! Nessuno.