Il segreto di una squadra vincente

Sarà il caldo, sarà l'assenza di notizie vere, confesso che ho trovato difficile mettermi al pc a scrivere queste due righe sulla Pieralisi Pan. O più semplicemente, non ero più abituato a tutto questo relax, dopo due mesi - aprile e maggio - molto intensi, con partite molto ravvicinate e decisive per le sorte della stagione rossoblù. Un po' di vacanza dal blog ci sta, ma non troppo, per non "arrugginirmi" e farmi trovare pronto quando i motori della macchina jesina si rimetteranno in moto. In realtà credo che non dovrebbe mancare molto ai primi annunci, forse una settimana, poi da quel momento si ricomincerà a correre, perché oltre al mercato, il mese di luglio sarà anche quello dell'iscrizione alla B1 (data praticamente per scontata) e della compilazione dei gironi. Giusto il tempo di prendere fiato, ed ecco che poco prima di Ferragosto, quando comincerò a preparare la valigia per le mie ferie estive, la Federvolley annuncerà i calendari della stagione 2022/23. Lì comincerò davvero a sentirmi quasi al PalaTriccoli...In questi giorni di semi relax (perché un occhio ai siti specializzati di volley mercato bisogna sempre darlo, anche in spiaggia...) ho pensato molto alla squadra che sta nascendo, alla Pieralisi Pan che vedrò da ottobre. Se tutte le notizie che girano in rete saranno confermate, sarà una formazione assai differente dalle ultime, con meno giovani e più giocatrici esperte, alcune già affermate e con alle spalle diversi successi. La prima persona che mi è venuta in mente è stato proprio coach Luciano, uno che in questi dodici anni con il club di via Ancona, ne ha viste...di tutti i colori. Ha allenato squadre di ogni tipo, dall'under 19 delle prime stagioni post Decisione, a quella under 16 in serie C, per poi cambiare completamente registo l'anno dopo, quando il Presidente gli affidò una rosa con tante atlete esperte per tornare in fretta in B2. Il tecnico di Sassoferrato è passato da una squadra "mista" come era quella del 2016/17 capace di perdere due finali promozione ad un'altra composta esclusivamente da giocatrici esperte che si arenò contro nei play-off contro le giovani terribili di San Donà.Dal 2018 in casa Pieralisi è iniziato un nuovo corso, prendendo spunto proprio da quella sconfitta di Noventa di Piave: giovani di talento e possibilmente del territorio con qualche volto da fuori regione. Così sono arrivate Erica Paolucci, Alessia Pomili, Alice Gasparroni, Giorgia Angelini e successivamente, Nicol Giombini, giusto per citare le più famose. Questa estate però, sembra proprio che le cose cambieranno e l'addio di Canuti (e l'arrivo di Spicocchi?) potrebbero essere la dimostrazione del cambio di filosofia: via un 2001 e dentro un 1991. A coach Luciano questa rivoluzione piacerà? Lui è l'unico che non ha ancora parlato. I suoi metodi si adatteranno a gente che viene magari dalla A2, che ha vinto campionati e pensa di non dover più dimostrare nulla? Oppure gli toccherà armarsi di pazienza, come avvenne proprio nel 2017/18, quando la difesa era il fondamentale meno amato da alcune giocatrici? Se davvero si vuole "alzare l'asticella" è da lì che si deve ripartire, dalla difesa e dalla voglia di sacrificarsi su ogni pallone, giocando di squadra. Questo è il segreto di una squadra vincente, come diceva una ex allenatrice della Monte Schiavo, la famosa Jenny Lang Ping: "La voglia di vincere di una squadra si vede dalla sua voglia di difendere ogni pallone". La formazione di quest'anno ce lo ha dimostrato: quando hanno giocato insieme, da gruppo unito, sono state un osso duro per tutti; al contrario quando ognuna ha pensato al proprio tornaconto...si è sempre tornati a casa con le ossa rotte. Quindi, più che comprare un opposto forte (per carità, ci vuole anche quello), o una centrale di esperienza o una palleggiatrice dalla visione di gioco, è bene che il Presidente e la dirigenza si ricordino anche di questo piccolo particolare: le vittorie arrivano solo con un gruppo unito. FORZA JESI! Nessuno.