Rabbia e rimpianto. Questi sono i sentimenti che mi ha lasciato la gara di sabato tra la Pieralisi Pan e Ravenna, una gara in cui è davvero successo di tutto: tocchi non visti, tocchi inventati, proteste vibranti, un cartellino giallo ed addirittura uno rosso, sventolato alla povera Martina Pirro. La rabbia ovviamente è riferita alla performance della coppia arbitrale, che ha fatto perdere la pazienza a tutto il pubblico del PalaTriccoli ed anche ad uno solitamente calmo e pacato come coach Luciano. Le sue dichiarazioni, che mi ha rilasciato più di un'ora dopo la fine del match (stava assistendo all'incontro della serie D alla "Carbonari") e che condivido pienamente, sono dei veri macigni scagliati verso la Federvolley. Tutte le proteste, tutte le polemiche della panchina jesina - tutte sacrosante, per carità: la signora Marani di Perugia e la signora Mercuri di Fermo si sono dimostrate inadeguate per la categoria - hanno però, avuto l'effetto di far passare in secondo piano quel secondo e terzo set, praticamente non giocati dalla Pieralisi.
Rabbia e rimpianto
Rabbia e rimpianto. Questi sono i sentimenti che mi ha lasciato la gara di sabato tra la Pieralisi Pan e Ravenna, una gara in cui è davvero successo di tutto: tocchi non visti, tocchi inventati, proteste vibranti, un cartellino giallo ed addirittura uno rosso, sventolato alla povera Martina Pirro. La rabbia ovviamente è riferita alla performance della coppia arbitrale, che ha fatto perdere la pazienza a tutto il pubblico del PalaTriccoli ed anche ad uno solitamente calmo e pacato come coach Luciano. Le sue dichiarazioni, che mi ha rilasciato più di un'ora dopo la fine del match (stava assistendo all'incontro della serie D alla "Carbonari") e che condivido pienamente, sono dei veri macigni scagliati verso la Federvolley. Tutte le proteste, tutte le polemiche della panchina jesina - tutte sacrosante, per carità: la signora Marani di Perugia e la signora Mercuri di Fermo si sono dimostrate inadeguate per la categoria - hanno però, avuto l'effetto di far passare in secondo piano quel secondo e terzo set, praticamente non giocati dalla Pieralisi.