Nessuno RossoBlù

I primi quattro mesi del girone D


I primi quattro mesi di campionato me li sono già lasciati alle spalle, ed è tempo di fare un po' il punto della situazione in questo girone D della B1, definito da tanti addetti ai lavori certamente più preparati e competenti del cialtrone che scrive su questo inutile spazio, come un gruppo di livello molto alto, tra i più difficili di tutta la categoria. Guardando la vetta della classifica però, non si direbbe, perché a comandare il girone c'è la Vtb Bologna, che in dodici partite ne ha persa una sola (in casa con Altino) ed è sembrata un rullo compressore: 33 set vinti e solo 10 lasciati agli avversari. Ad inseguire le emiliane è proprio l'unica squadra in grado di frenare la loro corsa, la Tenaglia, che in questi primi quattro mesi non si è fatta mancare nulla, compresa due cambi di allenatore, prima Giunta che ha lasciato in piena estate per motivi personali, e Nino Gagliardi, passato a Sant'Elia Fiumerapido in A2 a novembre. E proprio dal club ciociaro è arrivato il nuovo coach, Emiliano Giandomenico. Con il terzo tecnico Altino ha faticato all'inizio, vincendo in casa con Trevi al tie break e perdendo a Corridonia sempre al quinto, ma successivamente ha viaggiato a ritmi da capolista: cinque vittorie in cinque partite, con scalpi prestigiosi come la Vtb ed Imola. In totale fanno nove successi e tre sconfitte, per 28 punti, tre in meno di Bologna.
L'equilibrio (e la difficoltà) del girone si vede dietro la coppia di testa. Ci sono sei squadre in sei punti: dai 23 punti del Mosaico Ravenna ai 18 della Pieralisi Pan. In mezzo ci sono Trevi (22), Imola (21), Corridonia (20) e Forlì (19), ognuna con cammini e storie differenti. Ravenna ha confermato la sua etichetta di favorita ma il suo percorso è stato piuttosto accidentato; le romagnole sono partite alla grande con 18 punti nelle prime sette gare, salvo poi incepparsi e raccoglierne cinque nelle successive cinque. Imola era considerata alla vigilia del campionato, una delle favorite per un biglietto per i play-off. Come il Mosaico, anche la Csi Clai ha vissuto un girone di andata dai due volti: una prima parte macchiata solo dal ko con la Vtb al tie break, una seconda con solo due vittorie, con Ravenna ed al quinto con Forlì. Adesso le ragazze allenate da coach Caliendo, che ha inserito nella rosa anche la ex Cutrofiano e Volley Angels, Francesca Morciano, sono quinte. In mezzo c'è Trevi, formazione molto solida, che ha nel PalaGallinella il suo fortino difficilmente espugnabile (ci ha vinto solo Bologna). Lontano dall'Umbria sono comunque, arrivate vittorie importanti, raccolte da un collettivo ben orchestrato dalla regista Giordano e con due ex rossoblù, la schiacciatrice Castellucci e la centrale Canuti, sempre più protagonista.L'etichetta di grande sorpresa di questo girone di andata spetta senza dubbio a Corridonia, una delle neo promosse, che ha sempre navigato nelle acque tranquille del gruppo D ed ora è sesta a tre lunghezze dalla zona play-off e addirittura a dieci dalla zona retrocessione. La salvezza era il traguardo di inizio stagione ma le ragazze di coach Messi stanno stupendo tutti, nonostante una rosa con poca esperienza nella categoria. Chiudono la parte alta della classifica Forlì e Pieralisi Pan. Le jesine erano partite malissimo, dopo il ko a Trevi erano addirittura ultime con tre punti; da lì è cominciata la riscossa rossoblù con cinque vittorie in cinque gare, 18 punti in graduatoria ed un confortante ottavo posto, oltre ad un gioco finalmente fluido. La zona della classifica colorata di rosso è quella che tutti vogliono evitare. In questo momento i tre scomodi posti per la B2 sono occupati da Clementina 2020 (10 punti), Volley Modena (8) e San Damaso Modena (5). La neopromossa San Damaso sembra la squadra più debole del lotto, non vince una gara dal 22 ottobre (vittoria per 3 a 0 sulla Clementina 2020 in casa) ed in dodici match ha raccolto solo sette set vinti. Un po' poco per sperare nella salvezza.Se Corridonia è la grande sorpresa, il Volley Modena è la grande delusione. Da una società che acquista il titolo di B1 (dopo essere retrocessa in C regionale), lo storico marchio dei tempi della serie A e fa dichiarazioni ambiziose, mi aspettavo di più, molto di più di un penultimo posto, due vittorie e dieci sconfitte. Forse avere le maglie più belle del girone ed avere Francesca Ferretti come diesse non basta per ottenere ottimi risultati. La Clementina ha avuto un sacco di problemi fin dal precampionato, è una squadra molto giovane ed ha faticato ad ingranare ma dopo il ko nel "Derby della Vallesina" è scattata la scintilla: le ragazze di coach Mucciolo hanno vinto tre gare consecutive contro Corridonia, Trevi e Cesena, tutte al quinto set. La zona salvezza è lì a tre punti, una quota che se restasse così condannerebbe le clementine alla retrocessione diretta. La prima delle salve è Cesena, formazione che ha nel bomber Benazzi il suo punto di riferimento offensivo. La Angelini ha vinto tutti gli scontri diretti tranne l'ultimo proprio con la Clementina 2020 al Carisport, e si è tolta anche qualche sfizio, come ad esempio la vittoria in casa del Mosaico al tie break. Nel mezzo, tra la zona alta e quella bassa, c'è Campagnola Emilia, che era partita con ben altri obiettivi, avendo ingaggiato una giocatrice di categoria superiore come l'opposto Errichiello e la conferma della schiacciatrice ex Foppapedretti Caterina Fanzini. I tanti tie break e le sconfitte inaspettate con Cesena e Clementina 2020 hanno rallentato il cammino delle reggiane. Per loro e per tutte le altre dodici formazioni del gruppo D c'è tutto un girone di ritorno per migliorare. FORZA JESI!!! NRB.