Nessuno RossoBlù

Il ritorno dopo la sosta


Se davvero la partita di sabato pomeriggio con Forlì doveva rappresentare un test di ingresso per capire se la Pieralisi Pan poteva entrare nella corsa per i play-off, il match ha emesso il suo verdetto: le rossoblù forse non sono ancora pronte per stare nella parte medio-alta della classifica. Forse. Non voglio passare per uno filo-societario, però alcune considerazioni sulla gara con la Libertas vanno fatte per fare una analisi il più possibile lucida e non limitata dal risultato finale. Giocare una partita ufficiale dopo tre settimane di stop non è mai facile, soprattutto quando di fronte hai una formazione che ha già rotto il ghiaccio (Forlì alla prima di ritorno aveva vinto con Campagnola Emilia) e che oltretutto, è una di quelle più in forma con 14 punti conquistati nelle ultime sei gare disputate. Aggiungiamoci pure, la strepitosa performance della difesa romagnola, che ha tirato su qualsiasi cosa, costringendo Paolucci & co a spremersi fino allo sfinimento per mettere a terra ogni pallone. E proprio l'enorme sforzo fisico è costato caro alle prilline, non ancora al top della forma, e calate fisicamente in maniera vistosa dal quarto set in poi.
Sul 16-13 del quarto si è accesa la lucetta della riserva e da quel momento è iniziata l'agonia rossoblù. Una situazione che coach Luciano probabilmente aveva messo in conto, considerando che la Pieralisi non giocava una gara ufficiale dal 14 gennaio e che aveva lavorato durante la sosta senza mai avere la regista Peretti; la "Divina" ha sostenuto il primo allenamento con il gruppo solo martedì scorso, a causa del problema alla spalla che la affligge. Credo che i tanti errori commessi in attacco ma soprattutto in ricezione dal quarto set in avanti, siano figli soprattutto di questo calo di condizione; se non sei più lucido e non sei più attento, è normale andare incontro a scivoloni come capitato a Benedetta Cecconi ed a tutto il reparto arretrato. Finché la Pieralisi è stata sorretta da una condizione fisica accettabile, si è vista una gara equilibrata, con il primo set delle rossoblù che ha rasentato la perfezione in tutti i fondamentali, dalla battuta al muro ed anche in ricezione. A voler essere onesti, Forlì aveva avuto un approccio troppo molle, soprattutto in ricezione e difesa. Dal secondo set si è vista una squadra diversa, che ha dimostrato di meritare il quinto posto.Dalla seconda frazione i martelli rossoblù hanno fatto fatica a passare, e l'attacco jesino è stato sorretto da Milletti e Spicocchi, encomiabili soprattutto a muro ma anche nella fase offensiva. Con tutte queste considerazioni, a mente fredda, il ko al tie break va visto come un punto guadagnato, perché non era così scontato, piuttosto che due punti persi, come invece anche io pensavo nell'immediato dopo partita. Paradossalmente i risultati della giornata non hanno allontanato la Pieralisi dall'utopia del terzo posto, perché la clamorosa sconfitta casalinga di Ravenna contro la Clementina 2020 ha accorciato la classifica. I punti di svantaggio sul Mosaico ora sono sei e con tutto un girone di ritorno da giocare, tutto può ancora succedere, soprattutto se la condizione fisica crescerà e si ritroverà il ritmo partita. Certo, la vittoria delle ragazze di coach Mucciolo e le sconfitte di Cesena e Campagnola Emilia hanno anche riaperto i giochi per la salvezza, perché la zona rossa adesso è a sei lunghezze. Questa è l'ennesima dimostrazione che in questo girone non ci si può mai distrarre, che bisogna tenere sempre alta la concentrazione. FORZA JESI!!! NRB.