Nessuno RossoBlù

Il set dei rimpianti


Non c'è niente da fare, più ripenso alla partita della Pieralisi Pan ad Altino, e più sono diviso tra due sentimenti, quello ovvio del rimpianto per quel secondo set che sembrava vinto ed invece, è sfumato proprio all'ultima curva (anzi, sarebbe il caso di dire...all'ultimo punto); e la convinzione che le rossoblù sono sulla buona strada, che quei primi due set giocati alla palestra "Silvestrina", dove hanno tenuto testa alla seconda forza del girone, possono rappresentare un punto di partenza per questa seconda parte del campionato. Per il momento però, prevale di più il senso di rimpianto, perché lo 0-2 era davvero lì ad un passo, come il punto (poi non si sa come sarebbe andata a finire...) che sarebbe stato utilissimo sia per la classifica, tornata improvvisamente a farsi pericolosa, sia per il morale del gruppo che aveva davvero giocato fino al 20-24 del secondo set una gara impeccabile per applicazione e attenzione, con una battuta efficace ed un muro presente. Al resto ha pensato la regia di Peretti, che ha distrubuito il gioco a seconda dei momenti. Tutto questo almeno fino al 20-24. Lì è cominciata un'altra partita e purtroppo per le jesine, non è stata affatto piacevole. 
Quelli bravi le chiamano "sliding doors", cioè porte girevoli come il famoso film con Gwyneth Paltrow; sono quei momenti che possono cambiare il corso di una gara (a volte anche di un intero campionato). Dalle mani di Pirro e Angeloni sono passati i palloni che avrebbero consegnato il 2-0 alla Pieralisi ma un po' per la bravura della difesa abruzzese, un po' per l'imprecisione delle attaccanti jesine, quei palloni non sono caduti a terra o almeno, non lo hanno fatto nella metà campo della Tenaglia, che ha fatto capire a tutti il perché è seconda in classifica e non perde da otto gare consecutive, compresa quella di sabato. In realtà qualcosa si era già visto a metà del secondo set, quando le prilline si erano portate in vantaggio 10-15; anche lì Altino aveva prodotto una grande rimonta, respinta proprio ad un passo dal pareggio da Erica Paolucci, già protagonista nel primo set. Lì la fabrianese con una sua battuta vincente ed un bellissimo colpo da seconda linea aveva propiziato la rimonta jesina dal 20-18 al 22-5 finale. Il copione sembrava potersi ripetere anche nel secondo. Quando l'arbitro ha giudicato out l'attacco di Milletti del 24-24 era evidente che il vento era cambiato.E lì purtroppo, la Pieralisi ha mostrato i suoi limiti caratteriali, non è più riuscita a ribattere colpo su colpo alle scatenate padroni di casa. Il peggio però, doveva ancora arrivare perché nei due set successivi in campo c'è stata una sola squadra, Altino, mentre le rossoblù sono sembrate davvero in balia delle avversarie, con la testa ancora a quel secondo set che poteva essere conquistato ed invece, è sfumato proprio nel finale. Coach Luciano ha provato a scuotere la squadra, calata in tutti i fondamentali ma soprattutto, apparsa davvero tramortita da quel finale di frazione. Il dato più evidente di questo crollo delle jesine è il numero dei punti realizzati: appena 28 in due set, che la dice lunga su quanto fatto dalle prilline dopo il secondo set dei rimpianti. L'unica a provarci fino all'ultimo è stata Angese Angeloni, che probabilmente sentiva la gara più delle compagne, essendo di Pescara. La ex Trento dati alla mano è stata forse, la più continua in attacco ma non è bastato per fare punti. Forse nei prossimi giorni, quando sarà scemata la rabbia per quella frazione, subentrerà la fiducia nelle qualità delle prilline e potrò guardare alle prossime partite con un maggiore speranza. Ma per ora, il rimpianto è forte. FORZA JESI!!! NRB.