Una bellissima giornata. Quando sabato notte sono rientrato a casa ho avuto proprio questa sensazione: di aver trascorso una bellissima giornata e non solo per la vittoria della Pieralisi Pan a Ravenna. Certo, le emozioni che mi hanno regalato le rossoblù al PalaCosta, hanno reso il mio sabato pomeriggio ravennate indimenticabile, soprattutto per come è maturato il successo, ma c'è stato anche altro, ci sono stati momenti bellissimi prima, durante e dopo la partita. La trasferta di Ravenna era una di quelle che aspettavo da tempo, un po' perché era dalla finale play-off Cev del 2002 che non andavo nella città romagnola a vedere una partita, un po' perché non ero mai stato al PalaCosta (21 anni fa si giocò al PalaDeAndrè) ma soprattutto, perché la partita era molto importante per la classifica. Me la sono studiata bene, non volevo fare "toccata e fuga" come accaduto a Cesena, volevo anche fare un po' il turista, girare per la città e vedere qualcosa. Così sono partito presto, verso le 16 per arrivare in città poco prima delle 18. La prima tappa era la basilica di Sant'Apollinare in Classe dove c'è il bellissimo mosaico dell'abside della Trasfigurazione sul Monte Tabor con la famosa "Mano di Dio". Mentre la osservavo pensavo però, anche alla partita della sera ed in particolare a Talita Milletti e Martina Spicocchi: "Riusciranno a mettere le loro manone a muro per fermare l'incubo Ortolani?".
Un sabato ravennate indimenticabile
Una bellissima giornata. Quando sabato notte sono rientrato a casa ho avuto proprio questa sensazione: di aver trascorso una bellissima giornata e non solo per la vittoria della Pieralisi Pan a Ravenna. Certo, le emozioni che mi hanno regalato le rossoblù al PalaCosta, hanno reso il mio sabato pomeriggio ravennate indimenticabile, soprattutto per come è maturato il successo, ma c'è stato anche altro, ci sono stati momenti bellissimi prima, durante e dopo la partita. La trasferta di Ravenna era una di quelle che aspettavo da tempo, un po' perché era dalla finale play-off Cev del 2002 che non andavo nella città romagnola a vedere una partita, un po' perché non ero mai stato al PalaCosta (21 anni fa si giocò al PalaDeAndrè) ma soprattutto, perché la partita era molto importante per la classifica. Me la sono studiata bene, non volevo fare "toccata e fuga" come accaduto a Cesena, volevo anche fare un po' il turista, girare per la città e vedere qualcosa. Così sono partito presto, verso le 16 per arrivare in città poco prima delle 18. La prima tappa era la basilica di Sant'Apollinare in Classe dove c'è il bellissimo mosaico dell'abside della Trasfigurazione sul Monte Tabor con la famosa "Mano di Dio". Mentre la osservavo pensavo però, anche alla partita della sera ed in particolare a Talita Milletti e Martina Spicocchi: "Riusciranno a mettere le loro manone a muro per fermare l'incubo Ortolani?".