Nessuno RossoBlù

La Challenge Cup di Chieri


Casualmente mi sono imbattuto nella finale di Challenge Cup tra Chieri e le rumene del Lugoj, che giocavano in casa. Erano le sei del pomeriggio, un orario insolito per me, perché a quell'ora non sono quasi mai a casa. Insolito se vogliamo, era anche il canale che trasmetteva la partita, cioè Sportitalia, rete che si autodefinisce la "tv dello sport" ma la pallavolo femminile raramente la trasmette. Quando mi sono sintonizzato le torinesi erano già sul 2 a 0, quindi in virtù del 3 a 0 della gara di andata disputata la scorsa settimana proprio a Torino, avevano di fatto già vinto la coppa, che resta così in Italia. Lo scorso anno il trofeo era stato vinto da Scandicci, in finale contro le spagnole del San Cristobal. Non ho ben capito chi fossero i due telecronisti ma nessuno dei due ha citato la Monte Schiavo, primo club italiano ad alzare la Challenge Cup nella sua conformazione attuale (fino alla stagione 2006/07 era denominata Coppa Cev). Tra l'altro proprio la scorsa settimana cadeva il 14mo anniversario del successo rossoblù. Nessuno ha ricordato l'impresa di Rinieri & co, che al contrario andrebbe citata perché dall'annata 2007/08 sono solo quattro le squadre italiane ad aver vinto la terza competizione continentale: Jesi nel 2009, Monza nel 2019, Scandicci nel 2022 e Chieri quest'anno. (foto Luca Ravera x Chieri '76). 
Certo, in alcune annate l'Italia ha rinunciato a disputarla ma non sempre le nostre squadre l'hanno vinta, come è capitato a Modena e Piacenza nel 2012/13, la prima eliminata negli ottavi, la seconda sconfitta in finale. Girando sulle bacheche ho letto molti commenti, da quelli dei tifosi chieresi ovviamente felici della vittoria, giunta al termine di un cammino immacolato, con dodici successi su altrettante gare disputate, senza contare il torneo di qualificazione di ottobre; con quelle si sale a quindici. A rendere ancor più sensazionale la vittoria di Chieri è la storia del club, da non confondere con quello che negli anni 2000 lottava anche con la Monte Schiavo in serie A1; questa società è stata fondata nel 2009 (guarda caso l'anno della vittoria di Jesi) e dieci anni fa navigava ancora in B2. Curiosamente, nello staff tecnico guidato dall'allenatore Giulio Bregoli c'è un personaggio già visto al PalaTriccoli da avversario pochi mesi fa: si tratta di Christian Piazzese, attuale vice allenatore della prima squadra di serie A1, ma sulla panchina di Chieti lo scorso maggio nel play-out contro la Pieralisi. La Fenera è attualmente quarta in campionato assieme a Novara e punta a fare dei play-off da protagonista. 14 anni fa la Monte Schiavo pagò carissimo lo sforzo della coppa proprio nel finale di stagione, arrivando scarica ai play-off, dove fu eliminata nei quarti da Busto Arsizio. Accanto ai commenti entusiasti, ho trovato anche i soliti che scrivono "E' una coppetta che non vale nulla" oppure "Con le dilettanti rumene è facile vincere" oltre al classico "Sì, ma la Champions League è un'altra cosa". Sono più o meno gli stessi giudizi (grazie a Dio, allora non c'erano ancora i social network) che leggevo quattordici anni fa quando la Monte Schiavo alzava la coppa al PalaTriccoli. Certo, questa Challenge è leggermente differente da quella del 2009, se non altro perché non si disputano più le final four ma si giocano tutte gare di andata e ritorno, finale compresa. Anche il livello di alcune squadre europee si è notevolmente alzato, come ad esempio quelle provenienti dal campionato turco (nel 2009 neppure si erano presentate!) che stanno dominando in Champions. Sulla questione dell'interesse posso essere d'accordo. Il fatto che nessuno abbia trasmesso la gara di andata giocata a Torino, neppure la Rai o Eurosport che detiene i diritti della Champions, deve far riflettere. Almeno per il ritorno a Timisoara è intervenuta Sportitalia. Nell'anno del successo della Monte Schiavo non ci fu nessuna diretta, neppure nella final four di Jesi ma allora non c'erano le dirette streaming. Chieri dieci anni fa era in B2, chissà se la Pieralisi tornerà a vivere notti come quella del 15 marzo 2009. FORZA JESI!!! NRB.