Nessuno RossoBlù

Una vittoria appena sufficiente


Faccio una premessa: tutte le vittorie sono importanti e vanno giustamente celebrate. Eppure ce ne sono alcune che mi emozionano e che ricordo sempre con piacere, ma ce sono anche anche altre che mi lasciano un grande senso di rimpianto, quella sensazione sgradevole di "si poteva fare di più". Giusto due settimane fa ero qui su questo inutile spazio a celebrare il clamoroso successo della Pieralisi Pan a Ravenna, una vittoria bellissima non solo per il valore dell'avversario ma anche e soprattutto, per come era arrivata, cioè con una doppia rimonta, dal 2 a 0 ed addirittura dal 14-12 nel tie break. Una vittoria che mi aveva dato talmente tanta energia che il giorno dopo, domenica 19 marzo, nonostante avessi dormito appena quattro ore...ero andato a fare la "Caminada de' San Giuseppe". E' evidente che il paragone tra il successo rossoblù al PalaCosta e quello di sabato a Modena contro il già retrocesso San Damaso, mi fa vedere i due punti strappati alla "Bortolamasi" come un lavoro lasciato a metà. Eppure i punti incassati dalle prilline sono sempre due, come quelli conquistati contro il Mosaico di Serena Ortolani. 
La Pieralisi che ho visto in streaming sabato pomeriggio solo a tratti mi ha ricordato quella di Ravenna, una squadra che non si era mai arresa, che dopo un inizio drammatico aveva iniziato a giocare ed a lottare su ogni pallone. Al contrario a Modena le rossoblù mi sono sembrate molto distratte, forse troppo convinte di avere già i tre punti in tasca contro un avversario sicuramente modesto (ed il secondo e terzo set lo hanno dimostrato ampiamente) ma che non ha mai alzato bandiera bianca, che ha combattuto nonostante non avesse più nulla da chiedere alla sua prima stagione in B1. Mentre guardavo la partita, tra un'imprecazione per la qualità della diretta ed un'altra per il gioco delle prilline, ho pensato a come Marcelloni & co sono arrivate a questa gara con il San Damaso. Forse i tanti complimenti per la prestazione offerta contro la capolista Bologna hanno suscitato nel gruppo jesino la convinzione che per piegare le orgogliose "volpi" modenesi bastasse un filo di gas. Eppure io l'avevo scritto venerdì, avevo proprio titolato "Vietato distrarsi", perché in fondo era prorpio questo il rischio di questa trasferta sulla via Emilia: sottovalutarla. Questo è stato fatto sia nel primo sia soprattutto nel quarto set, dove la Pieralisi ha beccato un break iniziale e non è più riuscita a ricucire lo strappo. In queste due frazioni, alcuni fondamentali sono calati in maniera troppo evidente per pensare di portarli a casa; la battuta ha funzionato a momenti, il muro ha toccato poco e la difesa è andata ad intermittenza. Personalmente, non ho capito molto neppure la scelta di coach Luciano di buttare in campo dalla fine del secondo set Cusma (che è poi rimasta in campo nel terzo e fino all'inizio del quarto) in posto quattro per Angeloni. Praticamente per un set la Pieralisi ha giocato con un opposto che faceva la schiacciatrice ed una schiacciatrice schierata nel ruolo di opposto. Che confusione! Quando però, tutti i fondamentali si sono accesi, ecco allora il 25-17 e 25-19 del secondo e terzo set, letteralmente dominati da Marcelloni & co come anche il tie break, mai realmente in discussione e giocato probabilmente con la rabbia di chi sa di aver gettato alle ortiche una grande occasione. Con un girone così equilibrato ogni punti guadagnato o perso potrebbe incidere sulla classifica finale e sulla salvezza. Ma al di là della classifica - perché tra lo stare a 30 o 31 adesso non c'è grande differenza - mi interessa la prestazione, e quella col San Damaso è stata appena sufficiente ma anche troppo modesta per pensare di impensierire la Clementina 2020 nel prossimo "Derby della Vallesina". FORZA JESI!!! NRB.