Nessuno RossoBlù

Un derby troppo nervoso


Sarà stata la domenica grigia, fredda e piovosa, che non ha di certo aiutato il mio umore ma sono due giorni che continuo a pensare al "derby della Vallesina" perso dalla Pieralisi Pan. Una sconfitta che proprio non mi è andata giù, perché con più attenzione il risultato poteva essere ben diverso da questo 1 a 3. Veder festeggiare quelli della Clementina 2020 al PalaTriccoli è una scena che mi sarei volentieri risparmiato ma è stato il finale che in un certo senso, temevo. Avevo cominciato a pensare a questo derby già dai primi di marzo, quando ero stato al PalaMartatelli a vedere le clementine contro Imola (la Pieralisi giocava di domenica). La Csi Clai era stata letteralmente asfaltata da Bovolo e dalla grande applicazione difensiva della squadra allenata da coach Mucciolo; in quel momento avevo capito che per battere le esine ci sarebbe voluta una grande prova delle prilline, sicuramente diversa da quella di ieri, molto più simile a quella di due settimane fa con il San Damaso.
Avevo lasciato Marcelloni & co euforiche dopo la grandissima vittoria a Ravenna; al PalaCosta le rossoblù erano partite male ma avevano saputo rialzarsi contro un avversario all'apparenza invincibile. Tutto era partito dalla battuta, quel fondamentale che nel derby ha funzionato a momenti, se è vero che Saveriano ha spesso potuto gestire l'attacco senza correre di qua e di là, tenendo in partita le sue centrali Pizzichini e la troppo esuberante Catani. Se è vero che le rossoblù hanno messo a segno sette ace (3 a testa Spicocchi e Milletti, uno di Paolucci), di contro hanno sbagliato addirittura 13 battute (4 Talita!), troppe in una partita così equilibrata. Il secondo fondamentale che ha fatto la differenza è stata la ricezione, dove Jesi è stata sempre in affanno. Al contrario della sua collega, Ilenia Peretti si è dovuta fare i chilometri per servire le sue attaccanti. A pagare il prezzo più alto è stata Agnese Angeloni, tolta da coach Luciano nel corso del terzo set, dopo una serie di errori che avevano spinatato la strada alle ospiti (12-18). Con Cusma in campo la Pieralisi aveva rosicchiato qualche punto ma non era bastato per recuperare la frazione. Nel quarto set si poteva puntare ancora sulla triestina, magari portandola nel suo ruolo naturale, invece è stata riproposta Angeloni, che purtroppo non ha inciso come accaduto all'andata, quando era stata la migliore in campo.In generale mi è sembrato che coach Luciano ed il suo staff erano troppo nervosi e sono andati un po' in confusione, come il giallo preso nel secondo set da Tommy per proteste, la decisione di togliere dal campo Milletti dopo l'errore al servizio sul 21-24 nel secondo per far entrare Marcellloni solo per un'azione, oppure di chiamare nuovamente il cambio della povera Talita dopo un'altra battuta sbagliata nel quarto set. Questo atteggiamento credo ha innervosito anche le ragazze in campo, non abituate alla corrida. L'altro fondamentale decisivo di questo "Derby della Vallesina" numero sei ha un nome ed un cognome: Irene Bovolo. La schiacciatrice piemontese ha fatto letteralmente il bello ed il cattivo tempo, il muro e la difesa jesini non sono mai riusciti né a limitarla né a contenerla; alla fine ha messo a referto addirittura 27 punti. Non era difficile immaginare la sua prestazione, sarebbe bastato guardare le partite precedenti della Clementina 2020, in cui è sempre andata in doppia cifra risultando sempre la miglior marcatrice della sua squadra. Ho avuto fin da subito la sensazione che una volta fermata Bovolo, le clementine sarebbero state disarmate, anche perché Gotti, Fedeli e Ciccolini insieme hanno racimolato appena quattordici punti. Bravissima la giocatrice oppure sottovalutazione del pericolo? Bisognerà recuperare serenità, per vivere un finale di campionato più tranquillo in campo e fuori. FORZA JESI!!! NRB.