Nessuno RossoBlù

Un "brodino caldo" imolese


Sapevo che non era facile. Forse lo sapevano anche le giocatrici. Andare a vincere alla "Ruscello", in casa della terza forza del campionato, contro una squadra che non perde dall'11 marzo ed è sempre più lanciata verso i play-off, non era effettivamente una missione semplice. Ed infatti, è arrivata la seconda sconfitta consecutiva. Ma a differenza del "derby della Vallesina", che le rossoblù avevano giocato solo a tratti, ad Imola si è intravista una piccola reazione, si è vista una Pieralisi Pan che ha lottato, che ci ha provato a mettere in difficoltà le più quotate avversarie, tanto da meritarsi a fine gara i complimenti di Nello Caliendo, coach della Csi Clai. Si potrebbe parlare di "brodino caldo" - anche se sabato pomeriggio più che in inverno sembrava di essere ad un passo dall'estate - proprio per rimarcare il piccolo passo avanti fatto dalle prilline verso una condizione migliore, un passo in avanti che non può tuttavia lasciare soddisfatti, perché la salvezza è ancora tutta da scrivere e perché si sono viste ancora le solite lacune più caratteriali che tecniche. Coach Luciano nella chiacchierata a fine partita ha parlato di rammarico, che è il sinonimo di rimpianto, una parola molto gettonata in questa affannata stagione rossoblù.
Purtroppo il percorso fatto fin qui da Marcelloni & co è pieno di partite associate a questo vocabolo, rimpianto appunto, cioè di punti persi per disattenzioni, cali di concentrazione o errori di valutazione. Il successo al tie break col San Damaso ed anche il "derby della Vallesina" sono solo gli ultimi due esempi di questa fragilità mentale (ma ne potrei citare tante altre, tipo Altino o Cesena), che si è riproposta purtroppo, anche alla "Ruscello". Avanti sia nel primo ma soprattutto nel secondo set (10-15) le rossoblù hanno subìto la rabbiosa rimonta della Csi Clai, che ha fatto capire perché è terza in classifica: una voglia matta di difendere ed una batteria di attaccanti come Moretto, Missiroli e l'espertissima centrale Rizzo. Due rimonte frutto certamente della grande intensità difensiva delle padroni di casa ma anche delle difficoltà mentali delle rossoblù, incapaci di reagire ai propri errori. Un film del genere, a pensarci bene, era accaduto pure nel derby di sette giorni fa; primi due set iniziati bene ma che si erano complicati. Dunque, non è cambiato nulla? No! Ad Imola sotto 2 a 0 la Pieralisi non è andata alla deriva ma ha continuato a lottare, sorretta da una ricezione che non ha mai tremato, una Spicocchi leader e da Angeloni, venuta fuori alla distanza dopo un avvio molto difficile.Quando coach Luciano ha messo a sedere la schiacciatrice abruzzese nel finale di secondo set, Agnese una volta rientrata, tra terzo e quarto set, ha messo a referto nove punti, (appena tre invece, nei primi due). Il bello del pomeriggio imolese è stato proprio questo, che in ogni frazione c'è stata una protagonista differente: Paolucci nel primo set, Milletti nel secondo, Angeloni e Spicocchi nel terzo. L'altra faccia di questa medaglia è proprio la fatica fatta dalle altre compagne in attacco. Parlando di fatica, gli errori in battuta (13, come quelli nel derby) continuano ad essere troppi, a fronte di quattro ace. Coach Luciano ha perfettamente ragione quando parla di rischi/benefici dell'intensità al servizio ma alcuni errori arrivati in momenti decisivi del match, sono stati più dolorosi degli altri. In questa corsa alla salvezza diretta purtroppo, nulla va lasciato al caso, non si possono fare troppi regali all'avversario. Nelle ultime due partite non basterà di certo il "brodino caldo" imolese ma servirà di più, molto di più per evitare di rivedere un drammatico finale, come quello della scorsa stagione ma che stavolta non avrebbe tutti gli alibi del passato. FORZA JESI!!! NRB.