Nessuno RossoBlù

Un brutto film già visto?


Volevo raccontare qualche episodio di Cecina, della storica promozione in serie A1 della Monte Schiavo di Volpicella, oppure scrivere della fine della "Maledizione della Foppa", due vittorie datate proprio il 6 maggio di tanti anni fa. Eppure io che sono un inguaribile ottimista da dopo Imola non faccio altro che avere una strana sensazione di dejà-vu, di un brutto film già visto. E non si tratta di qualcosa di lontano nel tempo ma di molto vicino, appena dodici mesi fa. Ci sono tanti episodi di questo finale di stagione che mi ricordano purtroppo, lo scorso campionato, concluso con una soffertissima salvezza ai play-out. Quella 2021/22 è stata una annata assurda, condizionata fortemente dall'emergenza Coronavirus, che aveva costretto la Federvolley a stoppare il campionato per due mesi tra la fine di dicembre e l'inizio di febbraio, oltre a "allungare" la stagione di un mese per via dei tanti recuperi condizionarono il percorso delle squadre. La Pieralisi ad esempio, passò un finale di stagione regolare surreale, con sette partite in un mese, con addirittura tre turni infrasettimanali a Isernia, Civitavecchia e Chieti: roba più da serie A1 che da B1.
Dopo la netta vittoria in casa della CivitaLad nel Giovedì Santo, la salvezza per le rossoblù sembrava davvero ad un passo: otto punti di vantaggio su Chieti, terz'ultima. La sconfitta al tie break sulla Teatina era stata salutata come una piccola vittoria, perché il margine dalle abruzzesi era rimasto a livelli di sicurezza, sette punti con ancora due gare da giocare. Alle rossoblù manca un solo punto per ottenere la certezza matematica della salvezza senza play-out, mentre le teatine dovevano vincere entrambi i loro impegni e sperare. E qui ecco, la prima similitudine con la stagione corrente: anche a Marcelloni & co adesso serve un solo punto, ma in un'unica partita. L'altro dejà-vù è quello che ho raccontato nel dopo gara con Imola. Lo scorso anno, terminato il "derby della Vallesina" a Castelbellino (ed anche lì ci fu una sconfitta, come quest'anno), lo staff jesino era rimasto in campo per seguire il match di Chieti con Castelfranco di Sotto, partita dalla quale dipendeva il destino della Pieralisi. Una vittoria delle toscane avrebbe messo fine alla sofferenza, un successo abruzzese avrebbe rimandato tutto all'ultimo turno. Finì 3 a 2 per Chieti, che restò così in vita, proprio come Corridonia in questa stagione grazie alla clamorosa vittoria interna su Bologna.  E veniamo all'ultimo elemento che mi rimanda purtroppo alla passata stagione. La Pieralisi andò a giocarsi la salvezza diretta a Capannori, in quella che era la trasferta più lunga di tutto il girone. La stessa cosa capiterà sabato 6 maggio. Di tutti i viaggi fatti da Marcelloni & co in questo campionato, quello di Campagnola Emilia, in provincia di Reggio Emilia, con i suoi 289 chilometri è la trasferta più lontana da Jesi. Il 30 aprile 2022 alle rossoblù bastava perdere al tie break per non doversi preoccupare del risultato di Isernia-Chieti. Finì 3 a 0 per le lucchesi, mentre le jesine giocarono la loro peggior partita della stagione. Le similitudini finiscono qui, perché quella Pieralisi era una squadra dilaniata da contrasti interni (la regista Durante a Capannori mandò a quel paese coach Luciano durante un time-out), poco abituata a quella tensione, stremata da un calendario infernale e reduce da tre sconfitte che ne avevano fiaccato il morale. Quella di quest'anno è una formazione molto diversa. La condizione fisica magari non sarà al top ma le prilline sono un gruppo unito, ci arrivano reduci da una facile vittoria e soprattutto, in rosa ci sono due giocatrici che si chiamano Ilenia Peretti e Martina Spicocchi, due che in quanto ad esperienza e carisma non sono seconde a nessuno. FORZA JESI!!! NRB.