L'estate si sa, per ogni tifoso di qualunque colore, è la stagione dei sogni ad occhi aperti, delle giocatrici appena ingaggiate già etichettate come fortissime (e che di solito si rivelano delle fregature...) e dei grandi obiettivi per il club, come un piazzamento nei play-off o addirittura la promozione...anche se hai una squadra che farà fatica a salvarsi. L'estate però, è anche la stagione delle voci, che quelli più raffinati chiamano "rumors", perché in inglese fa più figo. Se ne sentono di tutti i tipi nel calcio; le prime pagine dei giornali sportivi italiani ed i programmi specializzati nel mercato in questo periodo sono pieni di queste voci, di possibili-probabili acquisti o cessioni. Anche il mondo del volley femminile non è esente da questo tipo di attività, spesso fomentata dai procuratori, i grandi burattinai dello sport, che si tratti di calcio, basket o volley. L'esempio più famoso è quello di Paola Egonu: da dicembre girava la voce che era in procinto di trasferirsi a Monza/Milano ed alla fine, così è stato. Una voce però, non sempre è sinonimo di affare fatto, a volte può essere una "fake news", messa in giro ad arte degli agenti per chissà quale motivo. (foto facebook.com/clementina2020volley).
Tra voci concrete e fake news
L'estate si sa, per ogni tifoso di qualunque colore, è la stagione dei sogni ad occhi aperti, delle giocatrici appena ingaggiate già etichettate come fortissime (e che di solito si rivelano delle fregature...) e dei grandi obiettivi per il club, come un piazzamento nei play-off o addirittura la promozione...anche se hai una squadra che farà fatica a salvarsi. L'estate però, è anche la stagione delle voci, che quelli più raffinati chiamano "rumors", perché in inglese fa più figo. Se ne sentono di tutti i tipi nel calcio; le prime pagine dei giornali sportivi italiani ed i programmi specializzati nel mercato in questo periodo sono pieni di queste voci, di possibili-probabili acquisti o cessioni. Anche il mondo del volley femminile non è esente da questo tipo di attività, spesso fomentata dai procuratori, i grandi burattinai dello sport, che si tratti di calcio, basket o volley. L'esempio più famoso è quello di Paola Egonu: da dicembre girava la voce che era in procinto di trasferirsi a Monza/Milano ed alla fine, così è stato. Una voce però, non sempre è sinonimo di affare fatto, a volte può essere una "fake news", messa in giro ad arte degli agenti per chissà quale motivo. (foto facebook.com/clementina2020volley).