Nessuno RossoBlù

Erica e la Toga


"Erica resta a Jesi, stai tranquillo". Così, con un messaggio di poche parole, in un caldo venerdì pomeriggio di metà giugno, un amico mi ha dato la notizia più bella, quella che ogni estate attendo con ansia, perché - ma questo i tre avventori di questo scalcinato spazio lo sanno benissimo - per me una Pieralisi Pan senza Erica Paolucci non potrebbe esistere o almeno, non sarebbe la stessa cosa. Mi piaceva condividere questo piccolo retroscena, che mi ha evitato un'altra estate come quella 2022, davvero soffertissima, perché la conferma di Erica arrivò attorno a Ferragosto. Se lo avessero fatto anche quest'anno...credo mi sarebbe scoppiato il cuore! Ed invece, è andata di lusso, addirittura a metà luglio. A dire il vero, questa volta ero davvero pessimista, credevo seriamente che la conferma non sarebbe arrivata. L'ultima partita di Erica a Campagnola, davvero irriconoscibile tanto da essere sostituita da Cusma, mi aveva fatto pensare ad un addio, ad una voglia di cambiare aria dopo tanto tempo, magari sollecitata anche da persone attorno a lei. Per fortuna, c'è stato un happy ending. Un happy ending colorato di rossoblù! (foto Mauro Grilli x Pieralisi Volley). 
Tutto questo può spiegare in parte la mia infatuazione per la schiacciatrice di Fabriano, una delle poche che in questi anni mi ha sempre fatto battere forte il cuore, che ha saputo sempre regalarmi emozioni e che spesso mi ha spinto a fare delle vere e proprie follie, come arrivare in posti sperduti da solo, solamente per vedere lei ed ovviamente, le altre prilline. Non sto nuovamente a raccontare di come e di dove è nato questo mio "innamoramento pallavolistico" per Erica Paolucci. Credo che oramai i tre lettori del blog hanno imparato a memoria la storia della sua prima gara ad Offida, nel lontano 2018, o di quando, nel novembre 2019 si caricò sulle sue giovanissime spalle la Pieralisi e la trascinò al successo contro l'Apav di Valeriana, in quello che ritengo un vero e proprio "passaggio di consegne" tra pupille. La prossima sarà la sua sesta annata con la maglia jesina. Per un mondo come quello dello sport e della pallavolo, che va velocissimo e cambia le protagoniste ogni anno, sei anni sono un tempo lunghissimo, sono pochissime le giocatrici che scelgono di legarsi ad un club per tutto questo tempo.Nella Pieralisi ad esempio, a parte Cecconi e Milletti, entrambi cresciute nel settore giovanile rossoblù, c'è solo una giocatrice con più anni di militanza nel club di via Ancona, è Margherita Marcelloni che nello scorso campionato ha toccato quota otto stagioni, seppur con alti e bassi legati ai suoi impegni personali. Nella graduatoria di giocatrici con più anni nel club, a quota sei, tutta sola, c'era una certa Elisa Togut, rimasta alla Monte Schiavo dal 2002 al 2008. Ora a farle compagnia c'è proprio Erica, che nel 2002 quando la Toga vinceva il Mondiale a Berlino e sbarcava a Jesi da "Giocatrice più forte del mondo" stava per spegnere due candeline. Lo so che state ridendo di gusto di fronte a questo paragone, perché in effetti, è assurdo affiancare un simbolo del volley italiano come la Togut ad una ragazzina di appena ventidue anni. Però, in modi diversi sto parlando di due bandiere del club, di due giocatrici che non hanno mai fatto mancare il loro contributo alla causa rossoblù, che ci hanno sempre messo la faccia sia quando le cose andavano bene sia quando c'era da fare i conti con le sconfitte. Di due simboli. Mi auguro a questo punto, che Erica superi la Togut, che possa arrivare oltre. Con o senza la fascia di capitano, poco importa. Di sicuro c'è, che i tre lettori di questi inutile spazio anche per il prossimo campionato dovranno sorbirsi nuovamente le mie lodi sperticate per la schiacciatrice di Fabriano. FORZA JESI!!! NRB.