Nessuno RossoBlù

La vigilia dei gironi


Si tornerà a viaggiare lungo la via Emilia oppure si scenderà giù lungo la A14 per arrivare in Puglia? Incroceremo ancora le temibili squadre toscane o per la prima volta da quando la Pieralisi Pan è in serie B, affronteremo le compagini campane? Queste ed altre domande sulle prossime avversarie delle rossoblù riceveranno una risposta a partire da domani, quando la Federvolley comincerà la fase dei reintegri degli organici di B maschile, B1 e B2 femminile, che poi condurrà entro e non oltre venerdì 28, alla stesura dei gironi 2023/24. Solo successivamente, si procederà alla composizione dei calendari provvisori, che arriverà entro il 10 agosto. Queste sono le tappe che porteranno alla nascita del campionato 2023/24. Le domande di questa vigilia sono alla fine, le stesse degli altri anni: con chi potrebbero finire Paolucci & co? Che girone potrebbe uscire? E quali sono le avversarie da evitare? Prendendo come base la lista degli organici pubblicata dalla Fipav lo scorso 13 luglio, dopo la fase della cessione/acquisizione dei titoli sportivi, ho provato a fare alcune l'ipotesi, considerando che ogni girone può avere un massimo di 14 squadre. 
La prima ipotesi potrebbe essere una parziale ripetizione del vecchio gruppi D 2022/23, che conteneva compagini dell'Emilia-Romagna, di Umbria, dell'Abruzzo e tre marchigiane. La versione 23/24 sarebbe molto più sbilanciata verso nord, perché le squadre emiliano-romagnole in B1 ora sono ben dieci; alle già presenti Csi Clai Imola, Cesena, Libertas Forlì, Mosaico Ravenna e Campagnola Emilia, si sono aggiunte le neo-promosse Ozzano, in provincia di Bologna, e Gossolengo, in provincia di Piacenza; in più il Volley Modena, il Volley Academy Piacenza e le reggiane della U.s. Rubierese Volley hanno acquistato il titolo di B1. Pieralisi Pan e Clementina 2020 rappresenterebbero le Marche, mentre Trevi sarebbe l'unica dell'Umbria, perché Perugia - retrocessa dalla A2 - secondo il portale Pianeta Volley avrebbe deciso di non iscriversi perché non in grado di sostenere la terza serie nazionale. Con l'aggiunta di Teramo, altra società che ha comprato la categoria, ed Altino si sfonderebbe la soglia massima, quindi potrebbero essere "tagliate" le formazioni più a nord, tipo Gossolengo e Piacenza che finirebbero nel gruppo B o quelle più a sud, ovvero Teramo ed Altino, destinate al girone F. Sarebbe in ogni caso un raggruppamento di altissimo livello, con almeno due-tre formazioni (Mosaico Ravenna ed Imola) che nel mercato si sono rinforzate molto per tentare il salto di categoria. Ritengo molto difficile che la Pieralisi finisca invece, nel gruppo dell'Italia meridionale, anche perché le siciliane salvo sorprese, sono sei, che potrebbero essere abbinate alle calabresi del Crotone, alle tre pugliesi (Castellana Grotte, Fasano e Francavilla Fontana) e le due campane (Arzano e San Salvatore Telesino). Ci sarebbe spazio anche per Teramo e Altino, così da toccare la quota di 14 squadre. Per le marchigiane non ci sarebbe spazio. Un'altra combinazione possibile, che sicuramente, non piacerebbe né a coach Luciano per il livello tecnico né al Presidente per la logistica, sarebbe quella con le cinque toscane (Liberi & Forti Firenze, Montespertoli, Valdarninsieme, Capannori e Castelfranco di Sotto), Trevi unica rappresentate dell'Umbria, la Clementina 2020, le tre laziali (Volleyrò, Pomezia e le romane di Santa Lucia) ed altre tre formazioni, magari della Romagna (Ravenna, Cesena e Forlì?). Se la Federvolley inserisse le prilline in un girone del genere, ci sarebbe da soffrire e non poco, perché le toscane sono da sempre squadre rognose, molto solide in difesa e sorrette da un pubblico caldissimo; le laziali sono clienti altrettanto scomodi, come le giovani del Volleyrò, da sempre tra le migliori d'Italia. Avrò azzeccato la combinazione? Oppure la Federvolley mi sorprenderà con un girone completamente diverso? Tre giorni ancora (o forse, anche meno) e lo saprò. FORZA JESI!!! NRB.